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Dobbiamo guardare le carte, non la propaganda TV

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I fatti staccati dalle opinioni: è uno dei principi cardine del giornalismo che al tempo dell’emergenza Covid sembra essere stato ripiegato e messo in disparte. Invece che leggere i documenti, le carte, la stampa mass media sembra, più che altro, essere impegnata in una attività di polverosa e fumosa propaganda.

In termini di vaccini ciò si traduce in una sorta di overdose di versioni su cosa è giusto e cosa è sbagliato, quello che fa bene e quello che fa male. I discorsi di medici di ogni tipo su qualsiasi media a disposizione finiscono per confondere la popolazione, alterare la realtà. Nel frattempo la verità resta scritta in #documenti ufficiali siglati da agenzie come Ema o Aifa oppure in risoluzioni e regolamenti provenienti direttamente dall’ Unione Europea.

La bussola fondamentale per orientarsi nella tempesta di informazioni sulla pandemia diventano così le opinioni, mentre i fatti vengono dimenticati. Soprattutto nessuno va a vedersi le vere carte, quelle che sono state alla base delle autorizzazioni in Europa, in Italia e nel mondo.  “È molto importante andare a leggersi le carte – spiega in diretta l’avvocato Renate Holzeisen – perché dalle carte si capisce tutto e abbiamo la dimostrazione che queste sostanze sono di fatto sperimentali. Sono le carte dell’ Ema, degli stessi produttori, ma anche gli atti normativi della comunità europea che costituiscono la prova che queste sostanze possono prevenire il contagio. E dunque non c’è prova scientifica che queste sostanze siano atte a interrompere la catena di infezione”. Se leggiamo il risk management veniamo a scoprire che dei vaccini non si sa nulla, e questo risulta dai documenti ufficiali.

Buon ascolto


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