Dispetti internazionali: gli USA sequestrano il jet di Maduro

Anche fra stati ci si fanno i dispetti: l’amministrazione Biden ha dichiarato che l’aereo del presidente venezuelano Nicolás Maduro è stato confiscato nella Repubblica Dominicana e trasportato in Florida lunedì, l’ultimo atto di sconfessione degli Stati Uniti al regime di Caracas all’indomani dell’elezione presidenziale che l’opposizione del Paese ha dichiarato essere stata fraudolenta.

L’aereo, un Dassault Falcon 900EX, era stato bloccato dalle autorità dominicane all’inizio dell’anno, ed ora è stato portato  U.S. Homeland Security Investigations a Fort Lauderdale, in Florida, hanno detto i funzionari delle forze dell’ordine americane, come riportato dal WSJ.

“Direi che si è presentata un’opportunità con l’aereo”, ha detto in un’intervista Anthony Salisbury, direttore della Homeland Security Investigations di Miami. “L’aereo è stato ufficialmente rimpatriato oggi. Quindi lo abbiamo formalmente sequestrato e passerà alla procedura di confisca, una volta che lo avremo rifornito di carburante nel nostro hangar”.

Una società di comodo con sede nei Caraibi era stata utilizzata per nascondere il coinvolgimento del regime nell’acquisto dell’aereo per 13 milioni di dollari da un venditore del Sud della Florida alla fine del 2022 o all’inizio dello scorso anno, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’aereo è stato contrabbandato illegalmente fuori dagli Stati Uniti per essere utilizzato da Maduro e dai suoi luogotenenti, violando le sanzioni americane sul Venezuela.

Durante l’amministrazione Trump, il Dipartimento del Tesoro aveva imposto una serie di sanzioni contro gran parte della leadership del regime, incluso Maduro, impedendo agli americani di fare affari con un governo accusato di frode elettorale, abusi dei diritti umani e corruzione.

“Il Dipartimento continuerà a perseguire coloro che violano le nostre sanzioni e i controlli sulle esportazioni per impedire loro di utilizzare le risorse americane per minare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha dichiarato il Procuratore Generale Merrick Garland in un comunicato.

Matthew S. Axelrod, assistente segretario per l’applicazione delle esportazioni presso il Dipartimento del Commercio, ha affermato nella stessa dichiarazione che il sequestro è destinato a dimostrare che i velivoli acquisiti illegalmente “a beneficio di funzionari venezuelani sanzionati non possono semplicemente volare verso il tramonto”.

Volando dalla base militare in Venezuela dal maggio 2023, l’aereo è stato utilizzato per trasportare il Presidente e i suoi luogotenenti in Iran, Russia, Cuba, isole caraibiche e altri Paesi. Nel dicembre 2023 è stato utilizzato anche per trasportare Alex Saab, accusato dagli Stati Uniti di essere il portaborse di Maduro, dalla Florida a Caracas, dopo essere stato scambiato con 10 americani imprigionati dal regime venezuelano. L’aereo era giunto a Santo Domingo proprio durante uno dei viaggi del signor Saab.

Il Ministero degli Esteri del Venezuela in una dichiarazione ha condannato il sequestro dell’aereo da parte degli Stati Uniti, definendolo pirateria. Qualche ora dopo l’annuncio del sequestro da parte degli Stati Uniti, i procuratori venezuelani hanno dichiarato che stanno cercando di ottenere un mandato di arresto per detenere Edmundo González, l’ex diplomatico di 75 anni che, secondo gli Stati Uniti e altri governi, ha vinto le elezioni del 28 luglio.

A febbraio, Maduro ha reagito con furia dopo che il governo argentino ha consegnato agli Stati Uniti un aereo cargo Boeing 747 di proprietà di una compagnia aerea statale venezuelana. L’aereo era stato bloccato nel giugno 2022 all’aeroporto internazionale di Ezeiza, fuori Buenos Aires, dopo che gli Stati Uniti avevano emesso un mandato di sequestro, preoccupati per i possibili legami dell’equipaggio con il terrorismo.

paesi che riconoscono l’elezione di maduro (newsweek)

Il sequestro dell’aereo è una sorta di ulteriore dispetto degli SUA al regime di Maduro che, in questo momento, ha però ben altri problemi da affrontare, a causa delle continue contestazione sulla legittimità della propria elezione presidenziale che ha trovato un certo appoggio a livello internazionale e che ne mina la legittimità.  Una situazione a cui Maduro è già abituato, ma che rischia di impattare sulla situazione economica del Paese.  Maduro è ora occupato a rivedere il proprio gabinetto, nel tentativo di rivitalizzare il governo.