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Euro crisis

Di Yanis Varoufakis. Il Piano del dottor Schaeuble per l’Europa: gli europei lo approvano ? MOLTO IMPORTANTE

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 varoufakis

Traduzione in Italiano dell’articolo di Yanis Vaoufakis uscito sul Die Zelt il 15 Luglio. Una visione molto, molto importate. Buona lettura !

La ragione per cui i negoziati fra la Grecia e l’Europa sono durati 5 mesi ed hanno condotto ad una impasse è perchè era stato deciso così dal Dottor Schaeuble.
Quando ho preso parte al mio primo meeting in Bruxelles, ai primi di febbraio, si era già formata una potente maggioranza all’interno dell’Eurogruppo. Costruita attorno alla seriosa figura del ministro tedesco delle Finanze, la sua missione era il blocco della costruzione di ogni accordo su un terreno comune fra il nostro governo fresco di elezioni e la zona Euro. Quindi non c’è mai stata alcuna possibilità durante questi cinque mesi di negoziato. Obbligati a giungere ad una impasse, il loro proposito era  quello di preparare il terreno per ciò che il Dottor Schaeuble aveva deciso che era “Ottimale” molto prima che il governo fosse eletto: che la Grecia fosse accompagnata fuori dall’Eurozona per permettere di disciplinare gli stati membri che ancora resistevano al suo piano specifico per ristrutturare l’Eurozona. Questa non è solo una mia teoria. Come so che la Grexit era una parte importante del piano del dottor Schaeuble per l’Europa ? Perchè me lo ha detto ! Sto scrivendo che questa non è la critica di un politico greco alla denigrazione della stampa tedesca alle nostre proposte sensate, o al rifiuto di Berlino di considerare seriamente il nostro piano moderato di ridefinizione del debito, o della decisione altamente politica della Banca Centrale Europea di asfissiare il nostro governo, o della decisione dell’Eurogruppo di dare il via alla BCE per chiudere le nostre banche. Io sto scrivendo queste righe come un europeo che vede lo svolgersi di un piano particolareggiato per l’Europa, il piano del Dottor Schaeuble . Ed io sto chiedendo una semplice domanda ai ben informati lettori dello Die Zelt: Voi approvate questo piano ? Questo piano va bene per l’Europa ?

IL PIANO DEL DOTTOR SCHAEUBLE PER LA ZONA EURO

La valanga di bail out tossici successi in seguito alla prima crisi finanziaria europea offrono una ampia prova della non credibilità del fatto che la “Clausola nessun bail out” era un pessimo sostituto per l’unione politica. Wolfgang Schaeuble lo sa ed ha messo in chiaro il suo piano per giungere ad una unione politica più stretta: ” Idealmente l’Europa dovrebbe essere un’unione politica”, ha scritto in un articolo a due mani con Karl Laners, il precedente responsabile della CDU per gli affari esteri, sul Finacial Times del 1 settembre 2014.

Il dottor Schaeuble ha ragione nel richiedere modifiche istituzionali che possano dare all’Eurozona i meccanismi politici mancanti. Non solo perchè è altrimenti impossibile risolvere l’attuale crisi dell’Eurozona, ma anche al fine di poter preparare la nostra unione monetaria alla prossima crisi.

La domanda è : questo specifico piano è buono ? E’ quello che gli europei dovrebbero volere ? Come i suoi autori pensano di applicarlo ?

Il piano Schaeuble-Lamers si basa su due idee: “Perchè non avere un commissario europeo al bilancio”  si chiedono i due autori “con poteri tali da poter respingere i  bilanci nazionali che non corrispondono alle regole adottate congiuntamente?”. “Noi siamo anche in favore”, aggiungono” ad un parlamento dell’Eurozona, che comprenda i membri del parlamento europeo eletti nei paesi euro, in grado di dare maggiore legittimità democratica alle decisioni che colpiscono i singoli paesi dell’area”

La prima critica da fare al piano Schaeuble -Lamers è che è una stranezza se confrontato con la nozione di federalismo democratico. Una democrazia federale, come la Germania , gli USA, o l’Australia è fondata sulla sovranità dei suoi cittadini come potere positivo dei loro rappresentanti per legiferare su ciò che deve essere fatto per conto del popolo sovrano.

Al contrario il piano Schaeuble -Lamers prevede solo poteri negativi. Un signore supremo del budget dell’Eurozona (magari una versione glorificata del presidente dell’Eurogruppo), con solo poteri di negazione, di veto, sui parlamenti nazionali. Il problema è duplice : da un lato non tutelerebbe adeguatamente l’Eurozona dal punto di vista macroeconomico. In secondo luogo negherebbe le basi della democrazia liberale occidentale.

Consideriamo gli eventi antecedenti lo scoppio della crisi dell’euro del 2010, e successivi. Prima della crisi, se fosse esistito il signore supremo fiscale del dottor Schaeuble, lui o lei sarebbero sati in grado di porre il veto alla prodigalità del governo greco, ma non sarebbe stato in grado di fare nulla per lo tsunami nei prestiti delle banche private di Francoforte o Parigi verso le banche private della periferia . Questo flusso di capitali sosteneva debiti irredimibili, non pagabili, che inevitabilmente, sarebbero ricaduti sulle spalle del governo pubblico nel momento in cui i mercati finanziari fossero esplosi. Dopo la crisi il Leviatano finanziario del dottor Schaeuble sarebbe stato ugualmente senza poteri di fronte alla potenziale insolvenza di più stati causata dai loro Bail out (diretti ed indiretti) verso il sistema bancario.

In breve, la nuova posizione prevista dal piano Schaeuble -Lamers sarebbe impotente nel prevenire le cause delle crisi e nel gestire le loro ripercussioni. Inoltre ogni volta che agisse ponendo il veto ad un budget nazionale , cancellerebbe la sovranità di un popolo europeo senza aver posto un ordine superiore di sovranità di carattere federale o sovrannazionale.

Il dottor Schaeuble è stato fortemente coerente con la sua visione di una unione politica che va in senso opposto rispetto ai principi base di una federazione democratica. In un articolo pubblicato sul Welt il 15 giugno 1995 , lui ha respinto il dibattito se l’Unione Europea dovesse essere una “Federazione o una alleanza di stati”. Aveva ragione nel dire che non vi è differenza fra federazione ed alleanza di stati ? I penso che il fallimento nel distinguere fra i due sia il maggior pericolo per la democrazia europea.

 

 

I prerequisiti dimenticati per un’unione democratica, liberale e multinazionale.

Uno dei principi dimenticati delle democrazie liberali è che la legittimità delle sue leggi non deriva dal suo contenuto legale, ma dalla politica. Ignorare, come ha fatto i dottor Schaeuble nel 1995 e nel 2014, che non c’è differenza che l’Eurozona sia un all’alleanza di stati sovrani o uno stato federale, significa volontariamente ignorare che la seconda può creare un’autorità politica , quando la prima non può.

Un’alleanza di stai può , ovviamente, creare accordi di beneficio reciproco contro un aggressore comune (ad esempio considerando un’alleanza militare), o può definire standard industriali comuni, o anche può creare una zona di libero scambio. Ma una tale alleanza di stati sovrani non sarà mai legittimata a creare un’autorità con il diritto di azzerare la sovranità di uno stato, dato che non c’è una sovranità collettiva di dimensioni pari all’alleanza che possa costituire l’autorità politica in  grado di agire in tal modo.

Questo è il perchè la differenza fra una federazione ed un’alleanza di stati è assolutamente essenziale. Mentre una federazione sostituisce le sovranità nazionali con una nuova sovranità unitaria a livello federale, l’alleanza di statì è illegittimata per definizione a comportarsi nello stesso modo e manca di un corpo politico che possa permettere tale agire. Neppure una camera del parlamento europeo, di per se non autorizzata a legiferare, può rendere legittimo il veto di un eventuale Commissario al Budget sui parlamenti nazionali.

Per esporre il problema in modo leggermente diverso, le piccole nazioni sovrane, come ad esempio l’Islanda, hanno la possibilità di compiere scelte nei più ampi limiti posti loro dalla natura e dal resto dell’umanità. Per quanto queste scelte possano essere limitate, il corpo politico islandese ha l’assoluta autorità di considerare i propri funzionari eletti responsabili per ogni decisione presa nei limiti esogeni della nazione e di cancellare ogni decisione legislativa che sia stata presa nel passato. Al contrario i ministri delle finanze dell’Eurozona spesso tornano dagli incontri dell’Eurogruppo  lamentandosi per le decisioni che hanno appena firmato con la scusa standard che “Era quanto di meglio si potesse contrattare all’interno dell’Eurogruppo”.

La crisi dell’euro ha allargato orribilmente  questa  lacune al centro dell’Europa. Un organo informale, l’Eurogruppo, che non esegue minute delle sue riunioni, che non segue regole scritte, e che non risponde a nessuno, gestisce la più grande macroeconomia del mondo, con una Banca centrale che cerca di rimanere all’interno delle proprie vage regole, e senza un corpo politico che sia in grado di fornire il necessario fondamento di legittimità politica sul quale possano essere basate le decisioni di carattere fiscale e monetario.

Riuscirà il dottor Schaeuble a porre rimedio a questo sistema di governo indifendibile ? Se non altro cercherà di coprire l’attuale inefficacia macroeconomica e l’autoritarismo politico dell’Eurogruppo con una cappa di pseudo legittimità. le malignità su questa attuale “Alleanza di stati”verranno impresse nella roccia ed il sogno di una  federazione europea saranno spostate in un futuro incerto.

 

La pericolosa strategia del dottor Schaeuble per l’applicazione del piano Schaeuble-Lamers

Tornando a maggio, a margine di un incontro dell’Eurogruppo, ho avuto il piacere di avere un’interessante conversazione con il dottor Schaeuble. Abbiamo parlato ampiamente della Grecia e del futuro dell’Eurozona. Più tardi, quella stessa giornata, era nell’agenda dell’Eurogruppo un tema riguardante i futuri cambi istituzionali per rafforzare l’Eurozona. In questa conversazione mi è stato abbondantemente chiarito che il piano del dottor Schaeuble era l’asse attorno cui ruotavano la maggior parte dei ministri delle finanze.

Sebbene la Grexit non fosse direttamente il tema di quel Eurogruppo di diciannove ministri e leader istituzionali, ci furono velati riferimenti a quell’evento. I sentii colleghi dire che gli stati membri che non potevano tener fede ai propri impegni non avrebbero contato nella logica dell’indivisibilità dell’Eurozona, dato che l’applicazione della disciplina ne era l’essenza. Qualcuno menzionò l’importanza di assegnare ad un presidente permanete dell’Eurogruppo il potere di veto sui bilanci nazionali. Altri discussero sulla necessità di creare una camera parlamentare dell’Euro per legittimare questa autorità.Eco del piano del dottor Schaeuble risuonavano nella sala.

Giudicando sulla base delle conversazioni dell’Eurogruppo e delle mie discussioni con il ministro delle Finanze tedesco, la Grexit era un elemento essenziale del piano del dottor Schaeuble che avrebbe dato il via all”implementazione di questo processo. Una escalation controllata delle perduranti pene dei greci, intensificata dalla chiusura delle banche ed addolcita da alcuni aiuti umanitari, venne intravista come come il precursore della Nuova Eurozona. Da un lato il destino dei greci dissipatori avrebbe agito come insegnamento morale per quei governi che avessero avuto l’idea di confrontarsi con le “Regole” esistenti (per esempio l’Italia), o di resistere al trasferimento di sovranità nazionale sui budget all’Eurogruppo (per esempio la francia). Dall’altro la prospettiva di (limitati) trasferimenti fiscali (per esempio con una unione bancaria più stretta ed un fondo comune per la disoccupazione) avrebbe offerto una necessaria carota (desiderata dalle nazioni più piccole).

Ponendo da parte ogni obiezione morale o filosofica all’idea di creare una migliore unione tramite incrementi controllati delle sofferenze di uno stato membro e fondatore, si pongono alcune domande urgenti:

– Questi mezzi sono adatti ai fini?

– La cancellazione della indivisibilità costitutiva dell’Eurozona un mezzo sicuro per permettere un futuro di prosperità condivisa ?

– Il sacrificio rituale di uno stato membro riavvicinerò gli altri paesi europei ?

-L’argomento che le elezioni non possono cambiare nulla per un paese membro indebitato inspirerà una maggiore fiducia nelle istituzioni europee ?

– Oppure avrà l’effetto precisamente opposto, dato che paura e sopraffazione sono divenuti una parte costituente dei rapporti fra stati europei ?

 

Conclusioni: l’Europa ad un bivio.

I fondamenti fallati dell’Eurozona si sono rivelati  in Grecia prima che la crisi si   diffondesse altrove. Dopo cinque anni la Grecia è ancora sotto le luci della ribalta mentre l’unico statista tedesco sopravvissuto all’era in cui l’euro fu creato, il dottor Wolgang Schaeuble, ha un piano per riformare l’unione monetaria europea espellendo la Grecia con la scusa che il governo greco non ha riforme “Credibili” da offrire.

La verità è che un Eurogruppo venduto al piano ed alla strategia del Dottor Schaeulbe non ha mai avuto l’intenzione di concordare un “new deal” con la Grecia, riflettendo così gli interessi comuni dei creditori e di una nazione le cui entrate sono state sgretolate, la cui società è stata divisa, come risultato di un “Programma” orribilmente predisposto. L’insistenza dei funzionari europei affinchè un “Programma” già fallito fosse adottato dal nostro nuovo governo, “altrimenti….” non era altro che il grilletto che avrebbe fatto scattare la realizzazione del piano del dottor Schaeuble.

Sarà sufficiente dire che, nel momento in cui sono fallite le negoziazioni, il ragionamento del nostro governo secondo il quale la ristrutturazione del debito doveva essere parte di ogni possibile accordo è stato tardivamente riconosciuto corretto. Il Fondo Monetario Internazionale è stata la prima istituzione a farlo. Possiamo notare che lo stesso dottor Schaeuble riconobbe che il taglio del debito era necessario, ma mise in luce che questo era politicamente “Impossibile”. Quello di cui sono sicuro è che lui volesse dire che era “Indesiderabile” per lui, perchè il suo obiettivo era giustificare una Grexit che facesse scattare il suo Piano per l’Europa.

Forse è vero che, in quanto greco e protagonista delle negoziazioni degli ultimi cinque mesi, i miei giudizi sul Piano Schaeuble-Lamers e sui mezzi scelti sono troppo di parte per interessare alla Germania.

La Germania è stata un “Cittadino” europeo leale, ed il popolo tedesco , a loro onore, ha sempre desiderato fondere il loro stato-nazione, perdersi in senso positivo, in una Europa unita. Per cui, ponendo da parte il mio punto di vista, la domanda importante  è questa:

Caro lettore, cosa ne pensi ? Il piano del dottor Schaeuble è coerente con la tua visione di un’Europa democratica ? O la sua applicazione, ad iniziare con il trattamento riservato alla Grecia come stato paria ed agnello sacrificale, accenderà un ciclo infinito ed autoalimentante  fra instabilità economica ed autoritarismo ?

 

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