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Deflazione in Cina, una preoccupazione per il governo. Intanto la borsa rimbalza

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L’economia cinese viene a cofnermare la sua tendenza deflazionistica, che, sicuramente, non è qualcosa di positivo nel lungo periodo, soprattutto se la dinamica deflazionistica, è interna.

I prezzi al consumo in Cina sono scesi dello 0,8% a/a nel mese di gennaio 2024, segnando il quarto mese consecutivo di calo, la striscia più lunga dall’ottobre 2009, cioè dalla grande crisi finanziaria.

I dati sono stati peggiori delle previsioni del mercato che prevedevano un calo dello 0,5%, indicando il calo più forte in più di 14 anni, con i prezzi dei prodotti alimentari che sono scesi a un ritmo record (-5,9% rispetto al -3,7% di dicembre) mentre i prezzi sono scesi per tutti i componenti.

Nel frattempo, l’inflazione non alimentare è diminuita (0,4% vs 0,5%), in quanto il calo dei prezzi dei trasporti si è accelerato (-2,4% vs -2,2%), mentre i costi hanno continuato a salire per l’abbigliamento (1,6% vs 1,4%), l’abitazione (0,3% vs 0,3%), la salute (1,3% vs 1,4%) e l’istruzione (1,3% vs 1,8%).

I prezzi al consumo core, che escludono i prezzi degli alimenti e dell’energia, sono aumentati dello 0,4% a/a a gennaio, l’incremento più contenuto dallo scorso giugno, dopo un aumento dello 0,6% nei tre mesi precedenti.

Su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,3%, segnando il secondo mese consecutivo di aumento e raggiungendo il livello più alto dallo scorso agosto. Nel 2023, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2%.

Ecco il relativo grafico

 

Questa situazione riflette una caduta nei prezzi alla produzione.

I prezzi alla produzione cinesi sono scesi del 2,5% a/a nel mese di gennaio 2024, dopo il calo del 2,7% del mese precedente e rispetto alle stime del mercato che prevedevano un calo del 2,6%.

Pur segnando il calo più contenuto degli ultimi quattro mesi, l’ultimo risultato è stato il 16° mese consecutivo di contrazione dei prezzi alla produzione, a testimonianza delle persistenti forze deflazionistiche dell’economia. I costi dei mezzi di produzione hanno continuato a ridursi (-3,0% rispetto al -3,3% di dicembre), a causa di un ulteriore calo dei prezzi dei prodotti provenienti dalle miniere e delle cave (-6,0% rispetto al -7,0%), delle materie prime (-2,3% rispetto al -2,8%) e della lavorazione (-3,1% rispetto al -3,2%).

Contemporaneamente, si è registrato un calo dei prezzi dei beni di consumo (-1,1% vs -1,2%), con una diminuzione dei prezzi dei generi alimentari (-1,0% vs -1,4%) e dei beni durevoli (-2,3% vs -2,2%), mentre il costo dei beni di uso quotidiano è rimasto piatto (vs -0,1%) e quello dell’abbigliamento è aumentato dello 0,1%, allo stesso ritmo di dicembre.

Su base mensile, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,2% a gennaio, dopo il precedente calo dello 0,3%. Nel 2023, i prezzi alla produzione sono scesi del 3,0%, dopo un aumento del 4,1% nel 2022. Ecco il relativo grafico:

I prezzi al consumo sono calati anche per alcune misure temporanee, come la vendita di carne di maiale dalle riserve pubbliche nel periodo prefestivo, ma comunque questa continua deflazione è significativa che qualcosa non va, anche perché i prezzi energetici sono rimasti stabili negli ultimi mesi.

Evidentemente c’è un eccesso di offerta rispetto alla domanda, e se l’inflazione è un male, soprattutto se stagflazione, l’inflazione interna è malissimi, perché da un lato  comprime i margini operativi fino alla chiusura delle aziende, cioè ai licenziamenti e all’incremeneto della disoccupazione, dall’altro le attese deflazionistiche aumentano, in un ciclo negativo, il rinvio degli acquisti (perché comprare oggi qualcosa che domani costerà meno) e quindi fanno calare i consumi.

Il governo cinese dovrà impegnarsi fortemente per invertire questa tendenza.

La borsa di Shanghai/Shenzen non sembra preoccuparsi troppo, oppure ha già incamerato il dato, e l’indice SHS 300 è il crescita ormai da qualche giorno

In questo caso gli interventi delle autorità per limitare le vendite allo scoperto e l’attività di un “YTeam China” a rafforzo degli acquisti sembra aver funzionato.

 


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