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«Dati inattendibili» e vecchi. Il lockdown imposto su basi politiche da un Governo pasticcione

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Oggi il Sole 24 ore ci dà in modo ufficiale una notizia che dovrebbe preoccupare, ed arrabbiare, i cittadini italiani da nord a sud. Il governo ha colorato le varie regioni, dal giallo al rosso, con il verde scartato perchè sarebbe stato troppo “Tranquillizzante”, ma questa divisione è avvenuta sulla base di dati INATTENDIBILI o VECCHI.

Non lo diciamo noi, e non lo dice neanche il Sole. Lo dice direttamente l’Istituto Superiore di Sanità. Ad esempio la Campania ha un Rt, l’indice di contagiosità, ad un basso 1,2, peccato che secondo l’ISS questi dati siano, nella migliore dell’ipotesi, parziale, in quella peggiore, come dice lo stesso ISS, “INATTENDIBILI”.

Al contrario la valutazione della chiusura totale della Lombardia è stata fatta per i dati di un Rt pari a 2, ma vecchio di oltre dieci giorni, alcuni giorni fa era 1,57 e che oggi potrebbe benissimo essere sotto la soglia di 1,5 al di sotto della quale si torna gialli. Non solo: le zone del bergamasco e del bresciano, così duramente colpite in primavera, godono di valori molto bassi di contagiosità, per cui oggi potrebbero godere di regimi meno stringenti, mentre il problema è a Milano, con un Rt più alto.

Però il governo “C’ha l’algoritmo” e sulla base di quello chiude in casa gli italiani, li condanna alla galera, oppure li lasci liberi. Anche ammettendo che la formula con le 21 variabili abbia un fondamento scientifico, se ci carico dei dati farlocchi avrò dei risultati sballati. Nonostante questo Conte e Speranza, il noto autore del libro “Perchè Guariremo”, hanno deciso di affibbiare patenti sulla base di questi dati.

Naturalmente non si parla MAI di protocolli terapeutici a domicilio, come vorrebbe il dott. Cavanna, come vorrebbero tutti coloro che si trovano veramente nella necessità di curare i cittadini. Non si parla di strumenti di diagnosi a distanza, tele-medicina, di corsi di aggiornamento per i Medici generici, di misure di sicurezza per garantire comunque la didattica dal vivo, come un elevato ricambio d’aria. No, non c’è nulla di tutto questo. Solo obblighi, punizioni e chiusure. Perchè, come ha sottolineato la Quartapelle, la colpa dell’epidemia è dei cittadini italiani.


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