CRIPTO: LA BANCA CENTRALE RUSSA STA SPERIMENTANDO UNA STABLE COIN. Altro caso

Dopo la Francia, che ha deciso di sviluppare una moneta elettronica su blockchain per le transazioni all’ingrosso, anche la Banca Centrale Russa decide di entrare in campo conuna novità interessante: infatt ha creato una stablecoin collegata a beni reali per la sperimentazione all’interno di una sandbox regolatoria, cioè di un ambiente limitato e controllato in cui si applicano norme particolari. Elvira Nabiullina, presidente dell’istituto centrale, ha affermato che per ora non si tratta di un mezzo di pagamento o di una moneta sostitutiva, ma si tratta di un esperimento per valutare se concedere a società private, entro precise condizioni, di utilizzare queste valute virtuali peggate.

Non ci sono molte altre informazioni per cui non sappiamo, in questo momento, a quali beni reali sia collegata questa criptovaluta, ma il peg reale sarebbe in grado di fornire la stabilità che sinora mancava. Diverse banche centrali stanno sperimentando le cosiddette CBDC, Central Bank Digital Currencies, cioè le valute virtuali emesse dalle banche centrali, ma sinora, a parte l’annuncio francese ed esperimenti in Cina e Svezia, non si è ancora giunti ad una adozione completa di questi strumenti.

Chiaramente una situazione è il privato che emette una stablecoin peggata ad un bene reale, sotto controllo pubblico, un caso completamente diverso è quello di una valuta virtuale emessa dala banca centrale. Nel primo caso abbiamo una monetizzazione ed una facilità di trasferimento per beni in capo ad un privato, quindi l’attenzione deve essere incentrata sulla valutazione prudenziale dei beni e sulla loro effettiva liquidabilità differita, in modo che il “Backing” sia reale ed monetizzabile in caso di necessità. Una Banca Centrale è lei stessa a garantire la moneta, quindi nella sua emissione e gestione dovrebbe invece occuparsi di come questo strumento potrebbe ottimizzare l’implementazione delle politiche monetaria e la sicurezza complessiva del sistema, sia dal punto di vista della privaci, sia dell’inviolabilità. Comunque l’esperimento è interessante perchè può aprire la porta ad una facile scambiabilità di beni reali o relativi diritti in mano a società private.

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