Corea, Canada e Italia si uniscono per ristrutturare l’unica centrale nucleare rumena

Korea Hydro & Nuclear Power (KHNP), una società statale sudcoreana, ha firmato giovedì un accordo di consorzio con aziende canadesi e l’italiana Ansaldo nucleare per un progetto di ristrutturazione del reattore nell’unica centrale nucleare della Romania a Cernavodă.

La partnership porterà KHNP, l’italiana Ansaldo Nucleare S.p.A e la canadese Candu Energy di proprietà di SNC-Lavalin Group Inc. (TSX: ATRL) un passo avanti verso la conclusione di un accordo del valore di 1,87 miliardi di dollari per la ristrutturazione del reattore obsoleto dell’unità 1 dell’impianto. è operativa dal 1996. Attualmente il reattore genera 700 MW/h di potenza.

La firma dell’accordo consorziale si è tenuta nella capitale della Romania, Bucarest, presso la sede della società nucleare Nuclearelectrica.

La licenza trentennale del reattore scadrà nel 2026 e Nuclearelectrica punta a iniziare a sostituire i componenti essenziali a partire dal 2027, dopo aver rinnovato la licenza per altri tre decenni.

“Le tre società cercano di firmare un contratto con l’entità rumena entro la prima metà del prossimo anno”, ha detto KHNP ai media coreani.

Il reattore nucleare rumeno utilizza la tecnologia CANDU sviluppata dalla società di energia nucleare Atomic Energy of Canada Limited, che ha concesso in licenza il progetto a Candu Energy nel 2011 quando è stata creata la filiale. Candu è una tecnologia ben sperimentata che si basa su un sistema di moderazione e raffreddamento ad acqua pesante compressa. Questo fluido viene poi ad entrare in contatto con acqua normale che, vaporizzata, viene utilizzata per far funzionare le turbine

Secondo i media coreani, Candu e Ansaldo saranno responsabili dei lavori di ingegneria e approvvigionamento in quanto progettisti originali del reattore, mentre KHNP sarà responsabile della costruzione di un deposito di rifiuti radioattivi e di altri servizi presso l’impianto.

Il mese scorso anche il Canada e la Romania hanno firmato un accordo da 3 miliardi di dollari per costruire altri due reattori CANDU presso l’impianto di Cernavodă, mentre la nazione dell’Europa orientale mira a ridurre la propria dipendenza dall’energia russa nella situazione in Ucraina. In questo modo il mix energetico rumeno si staccherà maggiormente dalla dipendenza dal petrolio.