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Cina: re della finanza scomparso da 50 giorni. É stato arrestato dal Partito?

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Il “re delle fusioni e acquisizioni” finanziarie cinese Bao Fan è scomparso da oltre 50 giorni, mandando in tilt gli ambienti finanziari e politici del Paese.

Il 3 aprile, China Renaissance Group, la società fondata da Bao, ha annunciato un blocco delle contrattazioni, sospendendole a partire dalle 9:00 di quel giorno. Anche la pubblicazione del rapporto annuale di performance per il 2022 è stata rinviata, poiché i revisori dei conti non possono emettere una relazione di revisione in assenza di Bao che ne è presidente, direttore esecutivo, amministratore delegato e azionista di controllo.

Il 16 febbraio il consiglio di amministrazione della società ha annunciato di non essere riuscito a contattare Bao e il 26 febbraio ha rivelato che stava “collaborando” con le indagini delle autorità. Questo significa che Bao è stato arrestato? Ed è in arresto da 50 giorni?

Bao, nato nel 1970, ha fondato il China Renaissance Group nel 2005 all’età di 35 anni. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di chief strategy officer dell’azienda cinese di servizi IT e software Asiainfo Group. Ha lavorato anche presso società finanziarie internazionali come Morgan Stanley e Credit Suisse, accumulando sette anni di esperienza nell’investment banking a Wall Street.

L’influenza di Bao nel settore finanziario cinese è enorme. Nel 2015, China Renaissance Group ha facilitato quattro importanti fusioni e acquisizioni nel settore Internet cinese: la fusione dei giganti del ride-hailing Didi e Kuaidi, la fusione del sito di annunci 58.com e Ganji.com, la fusione della piattaforma di e-commerce di lifestyle Meituan e del sito di recensioni online Dianping e la fusione delle agenzie di viaggio online Ctrip e Qunar. Da allora, Bao è stata coinvolta in quasi tutte le principali operazioni di finanziamento, fusione e acquisizione e IPO del settore internet cinese.

Secondo IT Juzi, un fornitore di servizi di informazione commerciale cinese, dal 2014 al 2021 China Renaissance Group ha intermediato 439 transazioni pubbliche con 727 investitori diversi, tra cui numerosi grandi nomi. La sua reputazione di “re delle fusioni e acquisizioni” in Cina è ben meritata.

Ci sono poi delle curiose coincidenze: il giorno successivo alla scomparsa di Bao, Liu Liange, presidente, direttore esecutivo e capo del Partito Comunista Cinese (PCC) della Bank of China, è stato rimosso dalle sue posizioni.

Un mese dopo, la Bank of China ha dichiarato che Liu si era dimesso “volontariamente”. Il 31 marzo, la Commissione centrale per l’ispezione disciplinare ha annunciato che Liu era indagato per gravi violazioni della legge. Liu ha lavorato nel sistema bancario cinese fin dagli anni ’90, ricoprendo posizioni chiave, tra cui 11 anni presso la China Exim Bank e successivamente come capo del Partito e presidente della Bank of China.

Come riportato da Beijing Caixin, fonti vicine alla Bank of China hanno affermato che il caso di Liu è probabilmente collegato alla recente indagine sul caso di Bao. Prima della caduta di Liu, diversi dirigenti di alto livello della Bank of China sono stati portati via per indagini tra luglio e settembre 2022.

Sebbene il China Renaissance Group abbia dichiarato che le sue attività e le sue operazioni sono attualmente in corso come di consueto, è stato notato che la società ha firmato contratti di prestito con clausole particolari che riguadano Bao.

Nel maggio 2021, China Renaissance Group ha annunciato di aver ottenuto il suo primo prestito sindacato dalla quotazione in borsa. Il prestito, per un totale di 300 milioni di dollari su un periodo di tre anni, è stato guidato dalla Bank of Communications (Hong Kong) e ha coinvolto altre banche come Citibank (Hong Kong), China Citic Bank International e Bank of China (Macao).

L’accordo di finanziamento prevede che se Bao non è più il maggiore azionista di China Renaissance Group o non ricopre più la carica di presidente del consiglio di amministrazione, i principali finanziatori possono annullare i loro impegni e richiedere il rimborso immediato e obbligatorio di tutti i prestiti in essere nell’ambito del finanziamento.

Il mercato teme che, se Bao non fosse in grado di svolgere le sue funzioni per un periodo prolungato, i creditori potrebbero perdere fiducia in China Renaissance Group e il suddetto prestito di 300 milioni di dollari potrebbe essere soggetto a rimborso anticipato.

Quello che è successo a Bao sembra essere parte di una nuova poltica di riforma e disciplina del PCC, guidato da Xi Jinping, nei confronti del mondo finanziario. Il leader cinese Xi Jinping sta disciplinando il settore finanziario in Cina, con decine di cambiamenti di personale nelle posizioni dirigenziali delle banche quest’anno. Secondo la Commissione centrale per l’ispezione disciplinare del PCC, nei primi tre mesi del 2023 sono stati indagati almeno dieci dirigenti di alto livello del settore finanziario cinese. Probabilmente Bao è uno di questi, ma è preoccupante il fatto che anche personaggi potenti in Cina possano scomparire nel nulla.


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