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Analisi e studi

Cina: proseguono i gravi dubbi sull’affidabilità dei dati statistici ed economici

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L’autorità statistica cinese ha lanciato un nuovo avvertimento alle autorità locali riguardo alla falasificazione dei dati statistici e con la finalità di gonfiare  le prestazioni, come parte di un ultimo tentativo di migliorare l’accuratezza dei dati e aiutare a perfezionare il processo decisionale economico di Pechino.

Giovedì l’Ufficio nazionale di statistica (NBS) ha indicato che alcune regioni nella provincia sudoccidentale di Guizhou stavano ancora falsificando i dati, mentre ha affermato che alcuni governi di contea nella provincia nordoccidentale dello Shaanxi erano intervenuti massicciamente per miglliorare qualitativamente (leggasi gonfiare) i dati. Non sono però stati forniti i nomi, né sono state rivelate eventuali sanzioni, lasciando la notizia come una specie di “Avviso” generale.

Gli analisti sono da tempo preoccupati per l’accuratezza e l’autenticità dei dati cinesi, nonché per la mancanza di trasparenza, mentre internamente Pechino ha bisogno di dati affidabili per guidare la sua direzione politica. Come non si può guidare una macchina senza vedere la strada, non si può dirigere un’economia senza sapere quello che realmente sta succedento.

L’ufficio di presidenza ha ispezionato diverse province in estate, tra cui Hebei, Heilongjiang, Henan, Hunan, Guizhou e Shaanxi, per garantire che i dati economici grezzi fossero raccolti da imprese autentiche e non fossero stati gonfiati dai funzionari. Un nuovo ciclo di visite è iniziato all’inizio del mese scorso, con l’ispezione di altre sei province, nonché del Ministero del Commercio e del Ministero delle Risorse Naturali. I risultati non devono essere stati entiusiasmanti, se il governo ha lanciato questi avvisi.

È stato inoltre avviato un censimento economico nazionale delle imprese e delle famiglie, effettuato due volte ogni decennio, che si spera possa fornire informazioni sul panorama post-Covid ed evidenziare le perdite subite dalle imprese a causa della politica zero-Covid della Cina. “L’affidabilità dei dati è di fondamentale importanza per una politica razionale, così come per il processo decisionale aziendale”, ha affermato Chen Zhiwu, professore di finanza presso l’Università di Hong Kong.

Chi prende le grandi decisioni sull’economia cinese?

Negli incontri con i funzionari locali, l’ufficio statistico ha affermato che alcuni funzionari a livello di città e contea nella provincia di Henan non avevano una piena comprensione delle “estrema criticità ed esigenze” dell’autenticità dei dati. Se non falsificavano i dati ne ritardavano la comunicazione, comunque rendendo i dati complessivi non affidabili.

Anche il direttore della NBS Kang Yi ha affermato che alcuni governi di contea hanno imbottito il prodotto interno lordo e altre statistiche economiche come parte della “gestione macroeconomica”. I funzionari locali tendono a gonfiare le cifre economiche per aumentare le loro prospettive di promozione o perché sono sotto pressione per raggiungere gli obiettivi di crescita economica. Il risultato è che dati come il tasso di crescita del PIL non sono reali. Questo spieaga come la crescita appaia sempre superiore rispetto ai paesi occidentali nonostante lo stesso governo ammetta la presenza di problemi.


L’allargamento della crisi del debito pubblico locale ha portato anche a maggiori sforzi per falsificare i dati, in modo da far apparire le amministrazioni locali più “Resilienti” di quanto non fossero e permettere ulteriore indebitamento e spesa. Il che dovrebbe far temere per la loro reale solidità.

Con una rara mossa nel mese di ottobre, il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo ha avvertito che alcuni dati sulla qualità degli asset degli istituti finanziari di piccole e medie dimensioni non “riflettono realmente la situazione reale”. Pechino ha già punito i funzionari e revisionato i sistemi di raccolta e reporting dei dati, compresa la preparazione centralizzata dei dati e gli annunci a livello statale e provinciale.

Una soluzione strutturale sarebbe quella di rendere gli uffici statistici indipendenti dalle interferenze politiche e autonomi dalle amministrazioni locali, passo necessario se Pechino prende il problema sul serio.


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