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Economia

Cina: obiettivi di crescita mancati anche nel secondo trimestre

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La Cina continua a presentare dei dati economici che, pur apparendo positivi, mancano gli obiettivi degli analisti e del governo e quindi pongono le basi per successe delusioni.

L’economia cinese è aumentata del 6,3% su base annua nel secondo trimestre del 2023, più rapidamente di una crescita del 4,5% nel primo trimestre, ma manca le stime di mercato del 7,3%.

Gli ultimi dati sono stati distorti da una bassa base di confronto lo scorso anno, quando Shanghai e altre grandi città nerano ain strettora in un lockdown stretto per cui la loro economia stava boccheggiando. Durante il primo semestre, l’economia è cresciuta del 5,5%. La Cina ha fissato un obiettivo di crescita del PIL di circa ilc 5% pero quest’anno dopo che l’economia è cresciuta del 3% nel 2022 e ha mancato l’obiettivo del governo di circa il 5,5%, per cui era necessario un traguardo più realistico. Ecco il grafico relativo

Pechino ha mostrato riluttanza a lanciare maggiori stimoli, soprattutto perché il debito del governo locale è aumentato vertiginosamente. Solo a giugno, gli indicatori hanno mostrato un quadro contrastante: le vendite al dettaglio sono aumentate molto più deboli, la crescita della produzione industriale è aumentata per il 14° mese e il tasso di disoccupazione urbana è rimasto invariato al 5,2%, ma la disoccupazione giovanile ha raggiunto un nuovo massimo del 21,3% nelle aree urbane. Più di un giovane cinese su cinque non trova lavoro

I dati rilasciati in precedenza hanno mostrato che l’export dalla Cina è diminuito maggiormente in tre anni, poiché l’elevata inflazione nei mercati chiave e i problemi di carattere geopolitico hanno colpito la domanda estera.

Sinora, come abbiamo detto precedentemente, la Cina non ha voluto spingere eccessivamente sul pedale degli stimoli, limitandosi a chiedere un maggior intervento del sistema bancario sui titoli delle amministrazioni locali e comunque mantenendo bassi i costi di finanziamento a breve e medio termine. Non c’è stato un intervento diretto con l’acquisto dei titoli locali o l’emissione di nuovi titoli, né si è spinto eccessivamente sulla svalutazione, anche perché lo Yuan è già a 7 su USD. Però è probabile che alla prossima riunione del Politburo vengano prese delle misure di rilancio, anche se ora è complesso prevedere quali. Comunque i mercati potrebbero rispondere positivamente a queste attese.


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