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Cina: la crescita oscurata dai dati alla produzione e dalla disoccupazione giovanile

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La crescita cinese è un po’ a corrente alternata e mostra anche degli aspetti preoccupanti sia in ottica di breve, sia di lungo periodo. Nel breve una stanchezza del sistema industriale che cresce, ma meno di quello che ci si aspettava.

La produzione industriale cinese si è espansa del 5,6% su base annua nell’aprile 2023, mancando le previsioni del mercato del 10,9%, ma accelerando rispetto all’aumento del 3,9% di marzo. Si è trattato del 12° mese consecutivo di crescita della produzione industriale e del ritmo più veloce dallo scorso settembre, sostenuto principalmente dai settori manifatturiero e minerario,.

All’interno del settore manifatturiero, la produzione è cresciuta per l’oil & gas (5,6%), le materie prime chimiche (7,5%), la fusione di metalli ferrosi (4,3%), la fusione di metalli non ferrosi (7,4%), le macchine elettriche (17,3%), l’elettricità (5,5%), le comunicazioni (1,8%), la manifattura generale (4,6%) e l’industria automobilistica (44,6%); mentre è diminuita per il tessile (-3,0%), l’agricoltura (-1,6%), l’estrazione e il lavaggio del carbone (-0,6%) e i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-0,6%).

Considerando i primi quattro mesi dell’anno, la produzione industriale è avanzata del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel 2022, la produzione industriale è cresciuta del 3,6%. Ecco comunque il relativo grafico

Quindi, anche se c’è una crescita che renderebbe invidiosa qualsiasi nazione europea, la Cina non è stata al livello delle previsioni. Però questo problema congiunturale si viene ad acccompagnare ad un grosso problema sociale: la disoccupazione giovanile. 

I dati pubblicati martedì mostrano che la disoccupazione giovanile cinese ha superato per la prima volta il 20% ad aprile, creando un “segnale preoccupante” per la ripresa economica complessiva.
Il tasso di disoccupazione per la fascia di età compresa tra i 16 e i 24 anni ha raggiunto il livello record del 20,4% ad aprile, rispetto al 19,6% di marzo, come ha confermato l’Ufficio nazionale di statistica (NBS).
Il tasso di disoccupazione urbano complessivo si è attestato al 5,2% ad aprile, in calo rispetto al 5,3% di marzo. Ecco il relativo grafico

In generale, ad aprile l’economia cinese ha continuato a riprendersi e i fattori positivi si sono accumulati e sono aumentati, ma dobbiamo anche constatare che il contesto internazionale è ancora complesso e severo, la domanda interna è ancora insufficiente e la forza motrice endogena della ripresa economica non è ancora forte. Le vendite al dettaglio sono state ancora non adeguate come crescita ad aprile.

Sicuramente la politica economica del governo cinese si concentrerà sulla crescita della domanda interna e sull’espansione nei paesi in via di sviluppo. La crescita dei paesi avanzati è troppo incerta e politicamente influenzata.

 


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