Cina: inflazione in calo, settore auto che taglia i prezzi, economia non esplosiva

Come va l’economia cinese? Bene per certi aspetti, malino per altri.

Il tasso d’inflazione annuale della Cina è sceso allo 0,1% nell’aprile 2023 dallo 0,7% del mese precedente, mancando le stime di mercato dello 0,4%.

Si è trattato del dato più basso dalla deflazione del febbraio 2021, in un contesto di ripresa economica disomogenea dopo l’abolizione della politica zero-COVID, con i prezzi dei prodotti alimentari e non alimentari in ulteriore calo.

L’inflazione alimentare è scesa al minimo da 13 mesi (0,4% contro il 2,4% di marzo), grazie a un notevole rallentamento dei prezzi della carne di maiale e a un calo più marcato del costo delle verdure fresche.

Anche i prezzi dei beni non alimentari hanno continuato a diminuire (0,1% vs 0,3%), grazie all’ulteriore calo dei prezzi dei trasporti (-3,3% vs -1,9%) e dell’abitazione (-0,3% vs -0,2%). Per contro, l’inflazione è rimasta invariata per la sanità (1,0%), mentre i costi sono aumentati per l’istruzione (1,9% vs 1,4%). I prezzi al consumo core, escludendo i prezzi volatili di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,7% a/a, lo stesso ritmo di marzo.

Su base mensile, i prezzi al consumo sono scesi inaspettatamente dello 0,1%, il terzo mese consecutivo di calo, mancando le stime di una lettura piatta.

L’inflazione è quasi al livello di quella raggiunta al momento dell’esplosione del covid-19, come vediamo da questa visione quinquennale

Quindi la Cina sta  facendo esperienza di un calo nel settore die beni di trasporto talmente forte da spiazzare l’aumento del costo dei prodotti alimentari e dei servizi e portare l’inflazione ai minimi.

Questo è un segnale di un settore industriale sta avendo dei problemi sul mercato interno nel vendere i propri prodotti. Sappiamo per certo che, ad esempio, Tesla ha tagliato i propri prezzi sul mercato cinese. Questa riduzione è anche un segnale per il mercato europeo: preso le società automobilistiche cinesi cerceranno di riversare le proprie produzioni sul mercato europeo e americano per compensare il calo dei margini sul mercato interno.

Vedrete che la Cina cercherà di riversare il rallentamento interno all’estero.  Del resto lo può fare, con i costi alla produzione praticamente immobili