Cina: calo delle partite correnti, se prosegue potrebbe impattare sulla Yuan

La Cina ha registrato un avanzo delle partite correnti di 54,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, in diminuzione rispetto all’avanzo di 59,3 miliardi di dollari del periodo corrispondente dell’anno precedente, secondo i dati preliminari.

Il deficit del conto dei servizi è aumentato bruscamente a 61,7 miliardi di dollari da 49,2 miliardi di dollari, mentre il conto secondario ha registrato un quasi equilibrio con un leggero avanzo di 2,7 miliardi di dollari, in leggero calo rispetto ai 3,1 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2023.

Nel frattempo, l’avanzo dei beni si è ampliato a 167,1 miliardi di dollari da 160,3 miliardi di dollari dell’anno precedente, in linea con la forte crescita delle esportazioni e la variazione contenuta delle importazioni nell’economia cinese, in quanto il calo della domanda nel settore manifatturiero ed edile ha spinto le fabbriche a trovare clienti stranieri per sostenere i loro libri ordini, mentre la scarsa domanda interna ha limitato le importazioni di beni.

Inoltre, il deficit del conto primario si è ridotto a 53,2 miliardi di dollari da 54,9 miliardi di dollari.

Ecco il relativo grafico:

Quindi l’export industriale di beni cinese fuziona, ma questo viene controbilanciato da maggiori importazioni di servizi dall’estero, fattore che può anche essere positivo, perché viene a presentare un miglioramento dei consumi interni, che significano anche viaggi all’estero o servizi complessi, come quelli assicurativi.

La riduzione dei saldi delle partite correnti, se dovesse proseguire, potrebbe avere un effetto anche sul cambio dello yuan, che si indebolirebbe. Bisognerà quindi seguirne l’evoluzione nei prossimi mesi, per capire sse si tratti solo di un episodio o di un cambiamento più strutturale.