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CAROLA RAKETE: un giorno da superstar al Parlamento Europeo, con la repressione del dissenso

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“Standing ovation dopo le dichiarazioni di Carola Rackete,
parole di lode nei suoi confronti da parte del presidente della Commissione per le libertà civili dove si è svolta la riunione, intervento negato ai colleghi italiani che volevano rispondere alla “capitana”, offese a chi ha osato contestare la legalità dell’azione della Rackete nel Mediterraneo… ecco com’è andata oggi l’audizione di Carola Rackete al PE!” Così in una nota l’eurodeputata leghista Simona Baldassarre. “Ma quale Parlamento europeo? Questa non è democrazia! Il presidente della commissione Lopez Aguilar, invece di mediare con imparzialità gli interventi in aula, ha fatto prevalere un solo indirizzo politico: quello delle sinistre – guardacaso proprio il suo. Noi, che rappresentiamo milioni di italiani, siamo stati imbavagliati ancora una volta. Ora basta ipocrisia! Alziamo la voce e facciamoci sentire, come nelle piazze così nelle istituzioni!”.

Pensare che ci sarebbe stato molto da chiedere alla Carola, ad esempio se fosse vero quello che ha affermato alla TV tedesca, cioè che, pur avendo la disponibilità della città di Rottenburg a ricevere i migranti, lei ricevette specifico ordine di sbarcati in Italia. Ecco, questa sarebbe stata una buona domanda che non è stato permesso di fare.

 


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