Bund tedeschi pagano ora oltre il 2,5% di interessi. La BCE sarà soddisfatta

La BCE sta avendo un forte effetto sul rendimento dei titoli di stato tedeschi. Il rendimento delle obbligazioni decennali tedesche ha ampliato i guadagni verso il 2,5% alla fine del 2022, toccando il livello più alto dal luglio 2011, da circa -0,1% all’inizio dell’anno, tra i timori di una grave recessione globale, dato che le principali banche centrali sono destinate a inasprire ulteriormente la politica monetaria nel 2023. I rendimenti sono stati sostenuti anche dalle aspettative di un aumento dei finanziamenti pubblici e di una diminuzione della liquidità in eccesso, mentre il governo tedesco aumenta la spesa pubblica per combattere l’impatto negativo della crisi energetica. La Banca Centrale Europea ha promesso ulteriori rialzi dei tassi per combattere l’inflazione e ha annunciato che inizierà a ridurre i suoi 5.000 miliardi di euro di titoli in portafoglio a partire da marzo; il Presidente Lagarde ha affermato che la banca centrale dovrà garantire aumenti “significativi” dei tassi a un ritmo costante. Altrove, la Fed ha dichiarato che continuerà la sua campagna di inasprimento della politica monetaria, anche se i dati indicano un indebolimento dell’economia, mentre la Banca del Giappone ha detto che allenterà alcuni dei suoi rigidi controlli sui tassi di interesse a lungo termine.

La Lagarde può dirsi contenta degli effetti del suo operato, anche se in questo caso i BTP hanno avuto un rendimento leggermente calante negli ultimi giorni, al contrario di quanto accaduto ai bund tedeschi. Probabilmente la BCE sta mettendo sul mercato una quantità superiore di titoli tedeschi rispetto a quelli italiani e ora il mercato è poco disposto ad accogliere questi titoli.

La Lagarde ha promesso di continuare ad aumentare gli interessi imponendo sempre più una politica restrittiva. Una scelta che sconteranno tutti i cittadini europei e che non lascerà immune neanche la Germania. Vedremo quante società salteranno il prossimo anno.