Attualità
La lista +Europa di Emma Bonino vuole la reintroduzione dell’IMU per la prima casa. E LeU di Grasso inventa i numeri sull’evasione (per poter aumentare le tasse). Cosa aspettarsi nel post voto..
Chi scrive ritiene che il primo problema italiano siano le tasse troppo alte, unitamente ad una burocrazia farraginosa utile solo a dar lavoro ai burocrati. Prima di tutto ai giudici, a pari merito tra i problemi italici: anche il giudice Pignatone, Procuratore capo di Roma, ebbe il coraggio di dire – a Dogliani qualche anno fa, in compagnia di Carlo De Benedetti se ricordo bene – che troppi giudici se non possono incriminare un soggetto lo “sputtanano”, o qualcosa del genere [ho la registrazione delle sue parole, ndr]. Da qui le troppe sentenze postume di assoluzione di personaggi pubblici e politici (Bertolaso & Co. ad esempio, o anche la sindaca Raggi a Roma prima messa alla gogna e poi assolta perchè il fatto non sussiste, O scaglia di Fastweb; o il giudice Diego Curtò della Procura di Milano che fece impropriamente fallire Montedison dietro tangente: pensate davvero che gli stranieri vogliano investire in Italia con una giustizia così?). Ossia la magistratura – di cui Grasso fa/faceva parte – sembra essere usata per fare pulizia (ma assolutamente senza giustizia). Da questo deriva il mio enorme scetticismo per i giudici come Grasso in politica: che i giudici facciano prima “bene” i giudici, poi ne riparliamo.
Ma vorrei andare rapidamente ai fatti in quanto con questi capiremo gli effetti dei voti eventualmente dati o non a Emma Bonino con la sua lista +Europa e a Grasso con LeU-Liberi e Uguali.
Emma Bonino ha come pilastro del suo programma elettorale la reintroduzione dell’IMU anche per la prima casa. In effetti è precisamente quello che l’EUropa austera ha sempre sostenuto, contraria all’eliminazione di tale tassa per le prime case di abitazione (il killer dell’economia italiana, Mario Monti, a nome dell’EUropa espresse chiaramente la sua contrarietà verso tale eliminazione).
“…pensiamo di coprire con la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa, l’abolizione dell’aliquota Iva intermedia del 10% e il taglio di diverse agevolazioni fiscali. Ricordo che il nostro debito pubblico, stabilizzatosi negli ultimi anni intorno al 132% del Pil, è da troppo tempo una zavorra insostenibile per l’economia del Paese e pensare di aumentarlo è semplicemente da irresponsabili. …”
Fonte: 10 Domande a Emma Bonino (+Europa), ilsussidario.net, 01.03.2018, LINK
Faccio presente che oggi l’IMU senza esenzioni prima casa comporta il pagamento di circa l’1% del valore commerciale dell’immobile, vuoto per pieno. Notate anche che se avute un mutuo non potrete – come invece succede ovunque in Europa, ossia anche nella +Europa della Bonino – dedurre il mutuo residuo dalla pagamento dell’IMU (che a tutti gli effetti è una tassa patrimoniale), ossia pagherete come se la casa fosse tutta vostra e non in parte ipotecata dalla banca in presenza di mutuo (caso unico nel mondo occidentale, oltre che tremendamente ingiusto).
Or dunque, prima di votare Bonino fatevi i conti di quanto andrete pagare nel caso la suddetta andasse al Governo. Premetto che Emma Bonino è in coalizione con il PD ed è anche vicina ideologicamente a LeU del giudice Grasso.
Il giudice Grasso invece punta sull’evasione fiscale, che dice ammontare a 230 miliardi, di cui si suddetto vorrebbe recuperarne 30 (Peccato che abbia sbagliato clamorosamente i conti!!!)
“…vogliamo fare della lotta all’evasione una priorità. L’evasione stimata in Italia è attorno ai 270 miliardi di euro. Noi pensiamo di poterne recuperare 30 l’anno, è un dato credibile. Ecco, con questi esempi credo si possa dimostrare la differenza tra noi e chi promette di abbassare le tasse, soprattutto ai più ricchi, e così facendo rischia di prosciugare le risorse necessarie per pagare la scuola, la salute, l’assistenza, la cura del territorio. …”
Fonte: 10 Domande a Pietro Grasso (LeU-Liberi e Uguali), ilsussidario.net, 01.03.2018, LINK
Sempre il solito problema, i giudici masticano malissimo i numeri. Infatti voglio stare ai numeri ufficiali, dell’ISTAT (ricordo che l’ISTAT è l’ente statistico pubblico italiano a cui bisogna fare riferimento a livello istituzionale, a maggior ragione l’ex presidente del Senato, ndr): secondo gli ultimi numeri disponibili il sommerso italiano sarebbe di 207 miliardi di euro, peccato che si tratti di sommerso a cui va applicata l’aliquota marginale eventualmente evasa in quanto il sommerso NON è tutta evasione – che poi tale evasione veramente ci sia è tutto da dimostrare, vedete il nostro articolo di approfondimento di qualche mese fa -.
Dunque si arriva alla vera evasione stimata, diversa da quella indicata da Grasso, che ammonta secondo dati ISTAT – utilizzando l’aloquota marginale più alta del 43% – a circa 80 miliardi di euro (DATI ISTAT), ossia ben meno di 100 miliardi di euro, ossia circa 1/3 rispetto ai 230 miliardi di euro indicati dal giudice Grasso. Lo abbiamo ben spiegato QUI e QUI.
Dunque, conclusione, se voterete per Bonino di +Europa potete essere sicuri che avrete più tasse sulla prima casa, certe. E salate. Se invece voterete per Grasso di LeU-Liberi e Uguali vi ritroverete ad avere sempre più tasse ma distribuite su tutti o, in generale, con una polizia fiscale stile Gestapo ancora più repressiva del passato visto che i 30 miliardi che l’ex giudice indica come obiettivo di fatto non ci sono o meglio bisognerà trovarli in altro modo (almeno 20 miliardi), ovvero utilizzando i giudici per le indagini (torniamo alla burocrazia in eccesso, memento che già oggi una PMI italiana paga quasi il 70% dei suoi utili in tasse, (follia), ndr).
Tradotto, torniamo all’oppressione burocratica ed impositiva non solo eccessiva ma addirittura insostenibile che, secondo chi scrive, è ormai arrivata al punto di soffocare la libera imprenditoria.
Dunque, seguendo i dettami di Bonino e Grasso, le prospettive per gli italiani nel post voto sono semplicemente riassumibili in un semplice concetto: più tasse.
Ovvero, in prospettiva, maggior rapporto debito/PIL visto che aumentare le tasse italiane mentre il dollaro si svaluta, i tassi salgono e crescono i rischi di guerra significherà soffocare ulteriormente l’economia italiana, già traballante e mai uscita dalla crisi del 2008 – caso quasi unico nel mondo occidentale, assieme alla Grecia -: ancora oggi il PIL italiano è al di sotto di quello che era prima della crisi subprime, crisi da cui l’Italia non subì alcun danno al contrario di tutti gli altri paesi europei. Infatti il Belpaese oggi è in crisi per una ragione diversa, ossia per le folli misure successive che l’EUropa impose soprattutto ai periferici – per salvare le banche tedesche, inglesi e francesi impelagate in Grecia e nel subprime, ndr – e che sono la vera causa della irrisolta crisi economica italiana iniziata guarda caso con l’avvento di Mario Monti, pregasi verificare i dati.
Chi scrive ritiene che proprio per le colpe riportate nell’incipit l’Italia non riuscirà a crescere nemmeno dopo queste elezioni, ossia proprio per colpa delle tasse e della burocrazia che verranno aggiunte dai partiti su impulso EUropeo.
Resta il problema dei politici incompetenti se non venduti a poteri stranieri, ma questa è un’altra storia.
MD
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