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Economia

Bitcoin: l’eccesso di domanda può portare a dei grossi problemi

Gli ETF hanno fatto crescere notevolmente il valore di Bitcoin, ma fra dimezzamento della produzione, eccesso di domanda e nessuno, o quasi, che vende, questo può essere un problema per eccesso di domanda

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Simbolo del Bitcoin
Simbolo del Bitcoin

Il Bitcoin rischia una “crisi di liquidità sul lato dell’offertaa” entro settembre, se gli afflussi di acquisti istituzionali continueranno, secondo un analista del settore.

In un thread su X il 12 marzo, Ki Young Ju, fondatore e CEO della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, ha previsto uno spartiacque dell’offerta di BTC “entro sei mesi”.

Ki: Gli orsi del Bitcoin “non possono vincere” mentre continuano i flussi di ETF

Il Bitcoin come allocazione di investimento istituzionale è solo all’inizio, hanno detto gli operatori del settore, mentre i fondi negoziati in borsa (ETF) di Bitcoin spot con sede negli Stati Uniti guadagnano slancio.

Ora detengono quasi 30 miliardi di dollari e sono diventati il lancio di ETF di maggior successo nella storia.

Se questa tendenza dovesse continuare, tuttavia, potrebbe verificarsi un nuovo fenomeno in cui non ci saranno abbastanza BTC disponibili per soddisfare la domanda.

“Gli orsi non possono vincere questa partita fino a quando non si fermerà l’afflusso di Bitcoin ETF”, ha riassunto Ki.

Ha osservato che i soli ETF hanno messo da parte più di 30.000 BTC la scorsa settimana, e con 3 milioni di BTC nei portafogli degli exchange e dei miner, le probabilità di uno shock dei prezzi indotto dall’offerta diventano chiare.

“La scorsa settimana, gli ETF spot hanno registrato flussi netti di +30K BTC. Entità note come gli exchange e i miner detengono circa 3M BTC, tra cui 1,5M BTC da parte di entità statunitensi”, ha proseguito.

Il problema che rischia di affrontare BTC è semplice: a furia di veder crescere gli acquisti nei vari ETF, con il fatto che ormai la generazione dei bitcoin si è dimezzata, la quantità di offerta rischia di non errere adeguata alla domanda. Questo verrà a comportare un eccessiva crescita dei prezzi e quindi la rottura fra domanda e offerta.

Non si può pensare che i prezzi, anche di BTC, possano crescere per sempre e sino a valori incredibili, anche perché un eccessivo aumento dei prezzi creerà solo una eccessiva tesaurizzazione di un bene scarso, forse troppo scarso, ma senza valore intrinseco.

Perché gli USA non vendono i proprio BTC ?

Tra i vari possessori che stanno tenendo nei propri wallet i Bitcoin c’è anche un ente che, teoricamente, è sempre stato opposto allo sviluppo della criptovaluta: gli USA.

Il governo federale ha una quantità di BTC in proprio possesso non secondari, derivanti da diversi sequestri giudiziari

Il governo degli USA quindi ha in cassa circa 2 miliardi di dollari in BTC, ma non li vende. Che fa, fa “Hodling” anche lui? Cosa potrebbe fare con 2 miliardi di dollari che si tiene in cassa in un attivo nel qaule non crede?


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