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Berlino bloccata da un’enorme manifestazione degli agricoltori che protestano contro i rincari del gasolio

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Lunedì il governo tedesco ha chiaramente percepitola rabbia degli causata  dalle sue misure di austerità. Gli agricoltori si sono riuniti davanti alla Porta di Brandeburgo con innumerevoli trattori per manifestare contro i tagli previsti.

Il presidente dell‘Associazione degli agricoltori Joachim Rukwied ha annunciato proteste su scala senza precedenti se i semafori rimarranno in vigore, a favore dell’abolizione del gasolio agricolo agevolato e dell’esenzione dalla tassa automobilistica per i veicoli agricoli.

“Se queste due misure non saranno abolite, e abolite senza sostituirle, torneremo a manifestare, e non solo a Berlino”, ha detto Rukwied, “ma dall’8 gennaio saremo ovunque, in un modo che il Paese non ha mai sperimentato prima. Non lo accetteremo”.

La pietra della scandalo è la riduzione delle esenzioni dall’applicazione delle imposte sul gasolio e delle tasse di immatricolazioni per i mezzi agricoli. Una mossa che il governo, nelle persone del cancelliere Scholz, del ministro dell’Economia Habeck, Verde, e delle finanze Lindner, liberale, concordata la scorsa settimana per far fronte alla crisi legata alla bocciatura dei fondi fuori bilancio da parte della Corte Costituzionale e quindi al buco di bilancio contabile che si è aperto.

In realtà è solo una sorta di farsa contabile: i fondi speciali fuori bilancio che il governo voleva utilizzare erano comunque  in gran parte finanziati a debito, ma utilizzandoli si faceva finta di non violare il famoso “Freno al debito”, fingendo di essere austeri. Quando la Corte costituzionale ha bocciato questi fondi la scelta era fra mettere da parte il tetto oppure tagliare seccamente il bilancio. Per ora si è scelta la seconda strada e a pagarne il prezzo sono stati gli agricoltori.

Il Ministro Federale dell’Agricoltura Cem Özdemir (Verdi) ha mostrato comprensione per la “grande rabbia” degli agricoltori, che saranno colpiti più duramente dalle misure rispetto ad altri gruppi professionali. In occasione della manifestazione su larga scala, ha dichiarato di non voler promettere l’impossibile, ma che cercherà di fare in modo che le cose non siano così difficili. Il discorso di Özdemir è stato interrotto da numerose urla e proteste da parte degli agricoltori.

La massiccia manifestazione sta già creando ripensamenti nel governo tedesco e i liberali, porprio coloro che appoggiano i tagli, hanno anche affermato di appoggiare la posizione degli agricoltori, ma, nello stesso tempo, di appoggiare i tagli, Quindi, anche se gli imprenditori agricoli vincessero, semplicemente sposterebbero il problema in capo a qualche altra categoria che, a sua volta, scenderebbe sul cammino di guerra.

 


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  1. Pingback: Germania: le proteste degli agricoltori iniziano a fare paura ai politici

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