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Belgorod (Russia): centrale elettrica esplosa, probabilmente un missile

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Belgorod, una città russa che si trova a nord del confine ucraino, non lontano da Kharkiv, avrebbe subito ripetuti attacchi da parte delle forze ucraine nelle ultime 24 ore. “Il governatore di una regione russa di confine ha accusato l’Ucraina di aver bombardato un condominio giovedì, ma un funzionario di Kiev ha detto che la colpa è di un missile russo vagante, in uno dei tanti attacchi alle città russe di confine”, ha riferito giovedì la Reuters, affermando anche che “una scuola è stata danneggiata in un villaggio vicino al confine e che l’ultimo piano di un condominio è stato colpito nella città di Belgorod”.

Sebbene questo non sia il primo caso di attacchi transfrontalieri ucraini (nonostante Kiev abbia sempre negato), venerdì la situazione si è aggravata con un attacco missilistico notturno alla centrale termoelettrica di Belgorod, che ha fatto sprofondare gran parte della città nell’oscurità.

Immagini non confermate di un impianto energetico chiave a Belgorod, in Russia, in fiamme dopo un attacco missilistico.


Se questo è effettivamente il risultato di un attacco missilistico ucraino confermato, segnerà un’escalation massiccia nell’ultima settimana di gravi escalation multiple, tra cui l’attacco al ponte sullo Stretto di Kerch, dato che si tratta di un colpo importante sul suolo russo.

Questo segna l’inizio di un attacco da parte ucraina alle infrastrutture energetiche russe? All’inizio della settimana il Presidente Vladimir Putin ha annunciato l’inizio di un attacco aggressivo alla rete energetica ucraina.

Rimane un’altra domanda: le forze ucraine stanno utilizzando missili a più lungo raggio trasferiti dagli alleati occidentali? Se così fosse, si potrebbe scatenare una risposta massiccia da parte di Mosca, nonostante Putin, in un precedente discorso di venerdì, abbia segnalato che per il momento non sta pianificando ulteriori attacchi aerei su larga scala in Ucraina.

Il New York Times ha scritto che la Russia ha intensificato gli attacchi da lunedì a martedì contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina:

L’elettricità è mancata in ampie zone dell’Ucraina lunedì, mentre il presidente Vladimir V. Putin ha dichiarato che la Russia ha deliberatamente preso di mira il sistema energetico ucraino in una serie di attacchi in tutto il Paese in risposta a un attacco a un ponte critico che collega la Russia alla Crimea, che Putin ha incolpato l’Ucraina.

La raffica di attacchi missilistici si è abbattuta su più di 10 città, da Charkiv a Kiev, con l’obiettivo di paralizzare il sistema energetico del Paese all’approssimarsi dell’inverno. I servizi di emergenza ucraini hanno dichiarato che cinque regioni – Leopoli, Poltava, Sumy, Charkiv e Ternopil – erano senza corrente. Sono state segnalate anche interruzioni di Internet e del riscaldamento.

La guerra sta avendo una pessima escalation, non si arresta, anzi si allarga sempre più, coinvolgendo sempre più feriti. Una smentita a chi riteneva che le guerre si potessero vincere solo con le operazioni speciali.

 


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