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Economia

Banche centrali: la BCE sta calando seccamente l’attivo. Una stretta monetaria pericolosa

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La BCE sta applicando una vera e propria stretta monetaria, cendendo titoli sul mercato, al fianco del noto aumento dei tassi di interesse. A luglio il bilancio della BCE  continua a calare di altri 12,8 miliardi di euro a 7.207 miliardi di euro, il minimo da marzo 2021. Il totale attivo della BCE ora pari al 53% rispetto al PIL dell’Euro Area

Un calo significativo che non ha pari neppure presso la FED , che pure ha perseguito una politica monetaria restrittiva, ma il cui calo dell’attivo  è stato molto meno sensibile,  anche se il peso di questi asset sul PIL è del 31%

Ci sono banche centrali che non hanno avuto nessun problema nel mantenere lo stimolo monetario a livelli molto elevati, con rapporti  fra attivo e PIL alle stelle. Ad esempio la Bank of Japan ha mantenuto attivi al 128% del PIL, in rapporto quasi il doppio rispetto alla BCE, il tutto con inflazione bassa

Perfino la Banca Centrale Svizzera, la SNB, mantiene un rapporto attivo bancario /PIL molto elevato, anzi, in crescita, anche per l’intervento di salvataggio di Credit Suisse e quindi la necessità di acquistare crediti e titoli per aiutare UBS nell’operazione

I falchi della BCE hanno avuto la meglio e stanno imponendo una politica creditizia restrittiva che avrà anche parziale effetto sull’inflazione che comunque sta passando per il calo dei prezzi energetici, ma che sta soprattutto avendo un effetto depressivo sull’economia. Inoltre le consizioni del debito a tasso variabile stanno rapidamente peggiorando, incidendo sulla capacità di acquisto di privati e famiglie. Fino a quando si potrà tirare la corda?

 

 

 


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