Attacco hacker alle esercitazioni US-Corea del Sud. Si sospetta la Corea del Nord

Sospetti hacker nordcoreani hanno tentato un attacco contro un’importante esercitazione militare congiunta tra Seoul e Washington che inizierà lunedì, afferma un comunicato della polizia sudcoreana.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti daranno il via alle esercitazioni annuali di Ulchi Freedom Shield da lunedì fino al 31 agosto per contrastare le crescenti minacce provenienti dal Nord dotato di armi nucleari.

Gli hacker – che si ritiene siano collegati a un gruppo nordcoreano soprannominato Kimsuky – hanno effettuato “continui attacchi e-mail dannosi” contro appaltatori sudcoreani che lavorano presso il centro combinato di simulazione di guerra degli alleati, ha dichiarato l’agenzia di polizia provinciale di Gyeonggi Nambu in una dichiarazione domenica. .

“L’indagine della polizia conferma che il gruppo di hacker nordcoreano era responsabile dell’attacco”, ha affermato in una dichiarazione, aggiungendo che le informazioni relative all’esercito non sono state rubate.

Un’indagine congiunta della polizia e delle forze armate statunitensi ha rilevato che l’indirizzo IP utilizzato nell’ultimo attacco corrispondeva a quello identificato in un hack del 2014 contro l’operatore del reattore nucleare della Corea del Sud accusato del gruppo, secondo la dichiarazione.

Gli hacker di Kimsuky utilizzano tattiche di “spearphishing” – inviando allegati dannosi incorporati nelle e-mail – per esfiltrare le informazioni desiderate dalle vittime.

Secondo i risultati della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency degli Stati Uniti nel 2020, Kimsuky è “molto probabilmente incaricato dal regime nordcoreano di una missione di raccolta di informazioni globali”.

Il gruppo, che si ritiene sia attivo dal 2012, si rivolge a individui e organizzazioni in Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, concentrandosi su questioni di politica estera e sicurezza nazionale relative alla penisola coreana, alla politica nucleare e alle sanzioni, ha aggiunto.

Questa sembra essere una risposta non solo alle esercitazioni congiunte fra US e Corea del Sud, da sempre viste come una minaccia dal regime di PyongYang, ma anche un avvertimento alla nuova rafforzata tripartita fra US, Corea e Giappone che viene a collocarsi proprio alle porte di casa dela Corea del Nord.