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Attacco a Disney: Nelson Peltz scende in campo per rimettere in riga la multinazionale della comunicazione

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La Disney presto sentirà parlare molto presto di Nelson Pelz e del suo fondo di investimento che ha intenzione di conquistare la guida del colosso dei media.

Nelle prossime settimane, la Trian Fund Management di Nelson Peltz ha in programma di postare su X, precedentemente noto come Twitter, e di aggiungere contenuti al suo sito web RestoreTheMagic.com  un vero e proprio libro bianco, scritto con l’ex direttore finanziario Jay Rasulo, su come intenda far risorgere l’azienda. Il documento sarà pubblicato tra un paio di settimane, ha dichiarato Peltz in un’intervista alla CNBC dopo la sua partecipazione a “Squawk on the Street” giovedì scorso.

A febbraio, Trian ha in programma un incontro con i proxy solicitors Glass Lewis e ISS, dopodiché inizierà a fare pressioni sugli azionisti fino a marzo e fino alla prevista assemblea annuale degli azionisti di Disney. Trian prevede che la riunione si terrà ad aprile. L’anno scorso l’assemblea annuale di Disney si è tenuta il 3 aprile e, più o meno, si terrà nella stessa data anche quest’anno.

Giovedì Trian ha depositato una dichiarazione preliminare di delega, in cui ha illustrato alcuni dei motivi per cui Peltz ritiene che gli azionisti di Disney dovrebbero eleggere lui e Rasulo nel consiglio di amministrazione, mentre si impegnano a incrementare la performance del titolo. Tra questi c’è quello di portare i margini di profitto dello streaming Disney al 15%-20% entro il 2027. L’attività di streaming di Disney è attualmente in perdita e non raggiungerà il pareggio prima della fine dell’anno, come ha dichiarato l’amministratore delegato Bob Iger.

Trian vuole che Disney sia più trasparente nelle sue attività. Disney ha in programma di lanciare un servizio ESPN direct-to-consumer entro la fine di quest’anno o nel 2025, quando il tradizionale modello di abbonamento via cavo della rete sportiva perderà utenti e forza. Prima del debutto, Trian vuole obiettivi specifici di redditività a breve termine per assicurarsi che sia un’attività redditizia perchè gli ultimi investimenti dell’amministrazione Iger sono stati, per lo meno, poco redditizi.

Dopo aver comunicato i risultati il 7 febbraio, Disney pubblicherà il materiale definitivo per la delega, che include la data dell’assemblea annuale.

Una società sotto accusa

Peltz non dovrà fare molta fatica a convincere i piccoli azionisti sulla necessità di cambiare la guida a Disney. Basterà che mostri il rendimento delle azioni negli ultimi 10 anni, comparato a quello dell’SP500 e dei concorrenti della Disney stessa:

Il problema è che molte delle ultime produzioni della Disney si sono rivelate dei flop, nonostante gli investimenti da centinaia di milioni da parte della società di produzione. Ad esempio The Marvels, costato 275 milioni, con la necessità di fare almeno 750 milioni di incassi, è stato il peggior film della Marvel dai tempi dell’Incredibile Hulk.  La Pixar sta per licenziare centinaia di dipendenti sempre perché gli ultimi prodotti non sono stati graditi al pubblico.

Disney ha già licenziato 7000 dipendenti, ma non è stato sufficiente. Ora probabilmente toccherà a Pelz far sentire un po’ di buonsenso nel CdA della grande società di Topolino.


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