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Associated Press licenzia il giornalista che portò il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale

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Sei giorni fa l’agenzia USA Associated Press pubblicava un articolo in cui citava un  “alto funzionario dell’intelligence statunitense” che affermava come un missile russo avesse ucciso due civili in Polonia. La notizia fece il giro del mondo, mandò la tensione alle stelle prima di essere prima ridimensionata e poi smentita, rivelando che il missile era presumibilmente ucraino e fuori controllo. In quel momento i Fack Checker dormivano.

I giornalisti James LaPorta e John Leichester condividevano il titolo del servizio, ora ritirato, che ha scatenato una bufera di dichiarazioni in cui si parlava di invocare l’articolo 5 – l’accordo di mutua difesa tra i membri della NATO – che avrebbe obbligato gli altri membri a impegnarsi nella difesa collettiva, cioè alla terza guerra mondiale contro la Russia. Furono poi i funzionari USA a gettare acqua sul fuoco. Ora il giornalista James LaPorta è stato licenziato in tronco.

Nel corso della giornata, il Presidente Biden uscì da un briefing della NATO e del G7 e disse  che “è improbabile” che il proiettile fosse stato sparato dalla Russia. La NATO è intervenne dicendo che era più probabile che il missile fosse stato lanciato dalle forze ucraine per autodifesa (o forse sì?).

L’AP ha poi ritrattato la storia e ha pubblicato la seguente rettifica che attribuisce la colpa all’anonimo funzionario dell’intelligence;

In versioni precedenti di un articolo pubblicato il 15 novembre 2022, l’Associated Press ha riportato erroneamente, sulla base di informazioni di un alto funzionario dell’intelligence americana che ha parlato a condizione di anonimato, che missili russi avevano attraversato la Polonia e ucciso due persone. Le notizie successive hanno dimostrato che i missili erano di fabbricazione russa e che molto probabilmente erano stati lanciati dall’Ucraina per difendersi da un attacco russo.

Secondo Mediaite, l’AP richiede due fonti per la conferma di questo tipo di notizie quando entrambe sono anonime. Non si sa chi abbia fatto l’editing del pezzo o quale possa essere il suo destino.

Lunedì, il Daily Beast ha riferito che LaPorta è stato licenziato per aver pubblicato un articolo errato, mentre Leicester, al momento, ha mantenuto il suo lavoro presso l’agenzia di stampa.

Il licenziamento di un giornalista per aver pubblicato un menzogna è un caso piuttosto raro, altrimenti in Italia certi quotidiani avrebbero le redazioni deserte…

 

 

 


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