Seguici su

Attualità

Armiamoci e Partite! La Von der Leyen vuole far spendere 800 miliardi in Armi alla UE

La Von der Leyen vuole che l’Europa spenda almeno 800 miliardi in più nelle forze armate , anche per fornire l’Ucraina, attraverso debito fuori dai limiti fissati dalla commisione e sorretto da acquisti della BCE: Si spende per cannoni e non per strade e ospedali

Pubblicato

il

Armiamoci e partite, questo sembra essere l’ultimo slogan di Ursula von der Leyen.

Mercoledì Ursula von der Leyen ha presentato alla stampa il suo piano di riarmo dell’Europa, che secondo lei mobiliterebbe “quasi 800 miliardi di euro” per la difesa europea.

L’Europa è pronta ad aumentare in modo sostanziale la spesa per la difesa, di fronte alle emergenze a breve termine, all’urgente necessità di sostenere l’Ucraina, ma anche alla necessità a lungo termine di assumersi una maggiore responsabilità per la nostra sicurezza europea”, ha dichiarato la Presidente della Commissione europea prima di illustrare una serie di proposte.

L’obiettivo è “utilizzare tutte le leve finanziarie a nostra disposizione per aiutare gli Stati membri ad aumentare rapidamente la loro spesa nel corso del decennio”, ha dichiarato.
Concretamente, la Presidente ha confermato la volontà di sospendere le regole del Patto di stabilità e crescita, in modo che gli Stati membri possano aumentare la spesa per la difesa senza far scattare la procedura per deficit eccessivo. “Ciò consentirebbe di aumentare la spesa dell’1,5% del PNL, il che rappresenterebbe uno spazio fiscale di 650 miliardi di euro in questo periodo”, ha sottolineato.

Per fare un esempio l’Italia, che attualmente spende 1,6%  del PIL nella difesa, e si è impegnata a spendere il 2%, dovrebbe facilmente arrivare al 3% e superarlo.

Italia, spesa difesa in percentuale del PIL

Ha inoltre annunciato un “nuovo strumento”, “circa 150 miliardi di prestiti agli Stati membri” per investire “meglio e insieme” nella difesa aerea, nei sistemi di artiglieria, nei missili, nelle munizioni, nei droni e nei sistemi di difesa anti-drone, ma anche per rispondere ad altre esigenze nel campo cibernetico e nella mobilità militare.

Ciò consentirà agli Stati membri di mettere in comune le loro richieste e di acquistare insieme. In questo modo, gli Stati membri potranno aumentare notevolmente gli aiuti all’Ucraina, con forniture militari immediate per l’Ucraina”, ha commentato Ursula von der Leyen.

L’UE intende inoltre offrire “ulteriori possibilità e incentivi agli Stati membri affinché decidano autonomamente se utilizzare i programmi della politica di coesione per incrementare la spesa per la difesa”.

Infine, ci sono altre misure volte a mobilitare il capitale privato, ad accelerare l’unione dei risparmi e degli investimenti, bloccata da anni ma che gli Stati membri stanno cercando di rianimare da diversi mesi, e a modificare il mandato della Banca europea per gli investimenti in modo che possa fornire prestiti per la difesa. Quest’ultima parte è interessante: la BCE quindi interverrà per acquistare i titoli destinati alla difesa?

Tutte queste proposte saranno discusse con i leader europei nel corso di un vertice straordinario che si terrà giovedì, e nello stesso giorno dovrebbe anche parlare la BCE.

Conseguenze politiche ed economiche

Ovviamente queste decisioni avranno delle pesanti conseguenze politiche ed economiche. Gli investimenti nella difesa, soprattutto se condotti in modo superficiale, hanno un’impatto economico sulla crescita molto basso, quasi nullo se non negativo. Bisognerebbe farli con calma e ragionarli, in modo da poter avre una ricaduta, almeno tecnologica, se non industriale,  positiva.

Dopo di che sarà interesssante vedere i politici tedeschi, spagnoli e italiani andare a spiegare agli elettori che non si fa deficit per costruire un’autostrada, case popolari  o un ospedale, ma si può fare debito, che è brutto e cattivo, o lo era sino a ieri, per comprare missili e carri armati, da lasciare poi a fare polvere.

Se la politica di armamento poteva avere senso alla fine del XIX secolo, quando le forze armate erano alla base di una politica di espansione, che senso può avere oggi, soprattutto nelle dimensioni decantate dalla Von der Leyen? La via che si sta mostrando sembra molto quella che portò alla  fine del’URSS: più armi, meno benessere.

Inoltre un grade esercito europeo voluto e comandato da un tedesco non porta tanto bene

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento