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Apple ha valutato di sostituire Google con DuckDuckGo come motore di ricerca di Safari

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Apple ha tenuto colloqui con DuckDuckGo per sostituire Google search di Alphabet come motore di ricerca predefinito per la modalità privata sul browser Safari di Apple, secondo notizie filtrate dal processo antitrust contro il colosso dei motori di ricerca.

I dettagli di questi colloqui dovrebbero essere rilasciati entro questa settimana, dopo che il giudice che supervisiona una causa antitrust federale contro Google ha deciso mercoledì che avrebbe svelato la testimonianza dell’amministratore delegato di DuckDuckGo Gabriel Weinberg e del dirigente di Apple John Giannandrea.

Alla fine però Apple, dopo una ventina di colloqui, avrebbe lasciato cadere la proposta, anche se il motivo non è ancora chiaro. Nello stesso tempo sapere quali siano le motivazioni per cui Apple non ha concluso trattative con altri motori di ricerca va proprio al cuore della causa antitrust: perché nessuno ha lasciato sviluppare i concorrenti di Google?

Il giudice Amit Mehta inizialmente ha lasciato che Weinberg e Giannandrea testimoniassero sulle trattative a porte chiuse. Ma mercoledì il giudice ha stabilito che la testimonianza “va al nocciolo del caso” e dovrebbe essere resa pubblica. Anche alcune testimonianze su discussioni simili tra Microsoft e Apple non sono state rese pubbliche.

Si parla di “accordi di partnership – sto parlando della testimonianza riguardante potenziali accordi tra Microsoft e Apple e DuckDuckGo e Apple – che verranno resi pubblici”, ha detto Mehta in un’ordinanza dalla panchina, aggiungendo di considerarlo “fondamentale per la caso”.

La modalità di navigazione privata non tiene traccia dei siti Web visitati da un utente né conserva una cronologia dei siti Web a cui ha avuto accesso una persona.

Apple e Google hanno chiesto che la testimonianza rimanga privata. Mehta ha detto che ha esaminato le trascrizioni “riga per riga” e rilascerà i commenti dei dirigenti ad eccezione dei segreti commerciali, come i nomi dei progetti all’interno di Apple e gli esatti dati finanziari in discussione.

DuckDuckGo per ora non ha pubblicizzato la notizia, godendosi l’inattesa notorietà derivante da questa vicenda.

Il Dipartimento di Giustizia sostiene che Google abbia pagato miliardi di dollari ad Apple e ad altri perché diventassero il motore di ricerca predefinito sui browser web e sugli smartphone. Secondo le autorità antitrust federali e statali, questi accordi hanno impedito ad altri motori di ricerca, come Bing e DuckDuckGo di Microsoft, di acquisire utenti e diventare rivali di Google. Una classica tecnica di affermazione del monopolio per via finanziaria.

Il CEO di Microsoft Satya Nadella ha testimoniato lunedì sulle trattative della sua azienda per convincere Apple a rendere Bing di Microsoft il motore di ricerca predefinito sul browser Safari di Apple anziché su Google. Nadella ha affermato che Microsoft sarebbe disposta a perdere miliardi di dollari se Apple avesse effettuato il passaggio, ma che la transizione non è mai stata fatta perché il motore di ricerca di Microsoft non dava risposte adeguate alle ricerche.

 


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