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Analizziamo i vantaggi connessi agli indici cash

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Spiegare il successo degli indici cashin questo particolare momento storico non è così difficile. Già, perché allo stato attuale sono di gran lunga i più popolari tra i trader. Il motivo? Si contraddistinguono per una prospettiva a breve termine sui mercati, in quanto si basano fondamentalmente su spread più contenuti rispetto ai futures sugli indici.

Provando a scendere maggiormente in dettagli, si potrebbe dire che gli indici cash sono strumenti finanziari che sono focalizzati sulla performance di un gruppo di azioni. Come sempre avviene con il trading, la scelta di questa soluzione può offrire diversi vantaggi e svantaggi. Tuttavia, in un contesto così specifico non è un segreto che si tratti di un trading in teoria incredibilmente redditizio, ma non privo di rischi.

Ecco perché, prima di addentrarsi nel mondo degli indici cash, è indispensabile poter contare su un solido piano di gestione del rischio che includa il dimensionamento delle posizioni, senza dimenticare gli ordini stop-loss. Ancora, oltre alla giusta formazione che occorre per approcciare al meglio l’argomento, dovrete poter contare sulle giuste strategie di copertura e piani di emergenza per diversi scenari.Prova ora alcune guide che potrebbero fare la differenza in un ambito così specifico.

Per farvela breve, gli indici cash sono un insieme di indici finanziari che misurano la performance dei mercati cash. Analizzarli, vuol dire valutare al meglio il potenziale di un mercato sul breve, fermo restando che determinate indicazioni non dovranno essere generalizzate. Qualsiasi addetto ai lavori, infatti, suggerisce che non debbano essere utilizzati come unico indicatore quando si prendono decisioni di investimento.

I vantaggi degli indici cash per chi sceglie questa soluzione

Per quale ragione gli indici cash hanno sempre più successo tra i trader? In primo luogo, sono caratterizzati spread ridotti e commissioni basse. Aspetti non secondari, in quanto possono renderli molto attraenti per i trader attivi. La loro flessibilità, inoltre, si traduce nella possibilità di poter essere scambiati con grande facilità attraverso diversi broker finanziari.

Quando si scelgono gli indici cash, però, occorre tenere a mente anche i “contro”. In questo caso, sono rappresentati dal fatto che risultano sostanzialmente determinati da contratti cash piuttosto che su futures. Cosa comporta un presupposto del genere? Gli indici possono essere soggetti a significativi gap di prezzo all’apertura del mercato o durante periodi di elevata volatilità.

Se da un lato consentono di accedere alla grande al mercato azionario americano, tra le altre cose, i costi complessivi degli indici cash possono aumentare in modo significativo senza un’opportuna attività di monitoraggio. E qui si torna al discorso di volatilità, che per i trader rappresenta gioia o dolore a seconda dei casi, in base alla formazione pregressa su tematiche di questo tipo. Tra gli indici più popolari in un contesto simile abbiamo S&P 500, l’indice Dow Jones statunitense e l’indice Nasdaq.

I tre rischi ai quali si va incontro con gli indici cash

Detto questo, occorre analizzare più da vicino i tre rischi principali ai quali si va potenzialmente incontro scegliendo la strada degli indici cash. In primo luogo, abbiamo il cosiddetto “rischio di mercato”. Quest’ultimo si traduce in sostanza nella possibilità che il valore di un bene diminuisca a causa di cambiamenti nelle condizioni di mercato.

Attenzione anche al “rischio di controparte”, che può palesarsi quando una parte di una transazione non adempia ai propri obblighi. Scenario purtroppo tutt’altro che utopistico in un mondo del genere. Infine, abbiamo il “rischio di liquidità”, che si materializza nel momento in cui un’attività non viene venduta in tempi utili per scongiurare una perdita.

Dunque, gli indici cash hanno un potenziale davvero elevato e possono risultare redditizi, ma capire i rischi ai quali si va incontro prima di sceglierli è fondamentale per evitare brutte sorprese. Tra le contromisure, oltre al monitoraggio delle commissioni, c’è anche la necessità di aggiornarsi con costanza sulle notizie di quel mercato specifico in cui ci siamo addentrati.


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