Difesa
Adieu! La Francia restituisce l’ultima Base Militare nel Ciad. Fine di un’epoca
Chiude l’ultima base dell’esercito francese nel Ciad e viene restituita all’esercito di ‘Ndjamena. Fine di una presenza militare di lunghissimo termine, con un Macron scornato e una Francia ridimensionata
L’esercito francese ha consegnato la sua ultima base nel Ciad con una cerimonia militare nella capitale N’Djamena, hanno annunciato giovedì gli stati maggiori dei due Paesi.
Il Paese centroafricano a fine novembre ha interrotto bruscamente la cooperazione militare con il suo ex dominatore coloniale e le truppe francesi hanno iniziato a lasciare il Paese a fine dicembre.
La consegna della base di Kossei, avvenuta giovedì, segna la fine della presenza militare francese nel Paese africano “secondo la volontà delle alte autorità” di N’Djamena, si legge in un comunicato dell’alto comando ciadiano.
“Il campo di Kossei è stato consegnato oggi all’esercito ciadiano”, ha dichiarato il colonnello Guillaume Vernet, portavoce dello Stato maggiore delle forze armate a Parigi.
Le truppe francesi si sono ritirate dalla base di Faya-Largeau, nel nord del Paese, il 26 dicembre e l’11 gennaio da una seconda base ad Abeche.
Durante il passaggio di consegne ad Abeche, le autorità ciadiane hanno dichiarato che la scadenza del 31 gennaio per il ritiro francese dal Paese era “non negoziabile”.
Il presidente Mahamat Idriss Deby Itno, al potere dal 2021, ha dichiarato che gli accordi di cooperazione con la Francia sono diventati “completamente obsoleti” alla luce delle “realtà politiche e geostrategiche del nostro tempo”. Come ormai è obsoleta tutta la Francia, che pensa di essere un Impero, ma è un paese di seconda fascia, come l’Italia.
Soldati e aerei da combattimento francesi hanno stazionato in Ciad quasi ininterrottamente dall’indipendenza del Paese nel 1960, contribuendo all’addestramento delle forze armate ciadiane. Prima erano parte del contingente coloniale francese, per cui si interrompe una storia di oltre 130 anni.
Il Paese, in gran parte desertico, era un anello fondamentale della presenza militare francese in Africa e il suo ultimo punto di appoggio nella più ampia regione del Sahel dopo il ritiro forzato delle truppe francesi dal Mali, dal Burkina Faso e dal Niger a seguito di colpi di Stato militari.
Negli ultimi anni, le autorità militari di Mali, Burkina Faso e Niger si sono orientate verso la Russia.
Al suo apice, il contingente francese nel Sahel contava più di 5.000 soldati nell’ambito dell’operazione anti-jihadista Barkhane, conclusasi nel novembre 2022.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha irritato gli alleati della Francia in un discorso di Capodanno ai diplomatici, lamentando che i Paesi africani “hanno dimenticato di dire grazie” per il decennale dispiegamento della Francia per combattere un’insurrezione islamista, dimenticando però sia gli anni del colonialismo, sia anche i legami stretti economici fra Francia e paesi del Sahel.
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