48 giorni senza gas dalla Russia. Come sarà messa la Germania

Sono 48 giorni che il gasdotto Yamal non manda gas dalla Russia verso la Germania, passando per Bielorussia e Polonia, ma anzi lo manda in direzione opposta, dalle riserve tedesche verso la Polonia. L’infrastruttura, un tempo essenziale, è diventata inutile. Questo andamento è cominciato il 21 dicembre e per ora non si è interrotto.

Anzi Gazprom si diverte a prendere in giro gli occidentali. Martedì sera Gazprom ha prenotato una capacità di transito di otto ore e il gasdotto ha persino registrato un’ora di flussi verso occidente, prima di fermarsi. Praticamente ha riempito il secchio tedesco con una goccia d’acqua, tanto per festeggiare la nomina nel CDA dell’ex cancelliere tedesco Schroeder.

La rotta fornisce un sesto delle forniture di gas della Russia in Europa e Turchia, ed è stata oggetto di un maggiore controllo da parte dei media e di persistenti tensioni tra il Cremlino e l’Occidente sul futuro dell’Ucraina.

Dall’inizio dell’anno, oltre 100.000 soldati russi si sono ammassati vicino al confine della tradizionale nazione di transito del gas, l’Ucraina, facendo temere un’invasione. i media occidentali danno ormai per certa l’invasione facendo anche, in materia delle terribili gaffe, come è successo a Bloomberg-

L’Agenzia internazionale dell’energia ha precedentemente accusato la Russia di trattenere deliberatamente il gas per aiutare a portare i prezzi a livelli record e di esercitare pressioni sull’Europa affinché approvi il gasdotto Nord Stream 2, che raddoppierebbe le sue esportazioni in Germania e minimizzerebbe il ruolo dell’Ucraina nella rete energetica. Ora il gas, che era sceso a dicembre, si è stabiulizzato a prezzi piuttosto elevati, attorno al 80 euro al megawatt. Circa quattro volte il prezzo ante crisi.

Quanto potremo reggere questa tensione ?