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MPS : LA BCE RIFIUTA IL RINVIO DELL’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE. SI AVVICINA IL BAIL IN. TITOLO SOSPESO IN BORSA

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Oggi il consiglio di vigilanza della BCE ha detto NO al rinvio dell’aumento di capitale di MPS. Il rinvio era stato chiesto perchè i tempi dell’aumento stesso erano troppo ristretti, terminando  l’operazione dal 31/12/2016.  Il rinvio richiesto era stato limitato, di soli 20 giorni, ed è stato respinto dopo una  lunga riunione.

Ricordiamo che l’operazione, studiata da JP Morgan a lungo e presentata dall’AD Morelli a fine ottobre, prevedeva un aumento di capitale di 5 miliardi per far fronte alle perdite derivanti dalle cessioni di NPL (45milairdi totali, 27 a libro) e prevedeva la conversione volontaria di bond subordinati , di valore di 4,3 miliardi, accompagnata poi da una operazione sul mercato per rastrellare il restante.

I bond convertibili erano i seguenti:

Purtroppo dei 4,3 miliardi di bond convertibili, solo 1 miliardo aveva accettato la conversione. ne mancavano 4 miliardi e per questo era stato richiesto un rinvio , data l’entità dell’operazione.

La BCE ha deciso, per motivi non comprensibili, di NON concedere una limitata dilazione di 20 giorni. A questo punto , considerando anche il periodo natalizio, risulta impossibile riuscire a completare l’operazione così come ideata da JP Morgan, per la quale la banca d’affari otterrà una maxi parcella da 450 milioni.

Ora le soluzioni sono due :

a) Intervento diretto dello stato nel capitale, operazione possibile (nessuno avrebbe il coraggio di negarlo a livello europeo), ma di non semplice esecuzione.

b) Bail In, con conversione forzata delle Junior e di una fettina di senior.

La soluzione a) richiede la presenza di un governo che dovrebbe poi impiegare 1-2 miliardi di euro dei contribuenti. Quella b) sarebbe un bagno di sangue per i risparmiatori reatil che posseggono 2 miliardi di obbligazioni.

Di fronte a queste alternative il titolo è stato sospeso al ribasso, salvo poi rimbalzare e riprendersi.

 

Anche i bond subordinati vanno a picco, come questo tier 2 lower

Si avvicina il “Redde rationem” così avidamente cercato da tutti. Ormai la finestra si chiude, eppure ci potevano essere altre soluzioni da percorrere, oltre a quella della cessione in blocco degli NPL voluta da JP Morgan. Ad esempio:

a) cessioni diluite nel tempo;

b) contropartita di obbligazioni junior convertibili destinate ad operatori istituzionali o al tesoro, da cedere poi sul mercato;

c) un Mix delle precedenti.

Invece è stato studiato un piano disastroso, che sembra fatto per mandare in crisi il nostro sistema creditizio, e JP Morgan verrà pure pagata 450 milioni per il piano stesso.

In questo momento l’AD Morelli è al ministero del tesoro a cercare una soluzione, leggasi battere cassa. Ora si potrebbe anche accettare una partecipazione pubblica, purchè non si paghi un centesimo a JP Morgan. Parliamoci chiaro: per fare un piano che prevedesse un aumento di capitale da 5 miliardi bastava un  RAGIONIERE di Siena.

Grazie BCE. Grazie Europa, grazie governo Renzi (ricordate il “MPS è una banca sicura, un ottimo investimento”) Grazie governo Letta (che ha firmato la direttiva Bail In a livello europeo).

Ricordiamo Renzi.

THAT’S ALL FOLK !

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