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Analisi e studi

Verbali della Federal Reserve: un mix di timori per l’inflazione che non cala e la stabilità

I verbali del FOMC rivelano come le decisioni non siano state all’unanimità, e che qualche governatore avrebbe voluto delle manovre più restrittive

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Pubblicate le minute dell’ultimo incontro de  FOMC, il comitato che decide la politica monetaria della fed, e i risultati sono interessanti.

I responsabili delle politiche della Fed hanno osservato che continuano a prevedere che l’inflazione tornerà al 2% nel medio termine, anche se i dati recenti non hanno aumentato la loro fiducia nei progressi verso l’obiettivo, come risulta dai verbali della riunione del FOMC del 30 aprile-1 maggio.

Di conseguenza, i funzionari hanno suggerito che il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo di quanto si pensasse in precedenza e alcuni hanno suggerito la volontà di inasprire ulteriormente la politica nel caso in cui i rischi per l’inflazione si materializzassero in modo tale da rendere opportuna tale azione. Questo ritarderà i tagli dei tassi, ma, per fortuna, non si è parlato di aumenti.

La Federal Reserve ha mantenuto invariato l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali al 5,25%-5,50% durante la riunione di maggio per la sesta volta consecutiva, in quanto le pressioni inflazionistiche in corso e il mercato del lavoro rigido indicano uno stallo nei progressi per riportare l’inflazione al target del 2% quest’anno.

I punti principali dei verbali.

Sui rialzi dei tassi:

Diversi partecipanti hanno menzionato la volontà di inasprire ulteriormente la politica nel caso in cui i rischi per l’inflazione dovessero concretizzarsi in modo tale da rendere opportuna tale azione.  Quindi è andata bene…

Sulle condizioni finanziarie:

Diversi partecipanti hanno rilevato un’incertezza sul grado di restrittività delle attuali condizioni finanziarie e sul rischio associato che tali condizioni non siano sufficientemente restrittive sulla domanda aggregata e sull’inflazione.

Sebbene la politica monetaria sia considerata restrittiva, molti partecipanti hanno commentato la loro incertezza sul grado di restrittività ed è evidente che qualcuno voleva ancora più restrizione.

Sulla crescita: lati positivi e negativi:

Diversi partecipanti hanno commentato che l’aumento dell’efficienza e le innovazioni tecnologiche potrebbero aumentare la crescita della produttività su base sostenuta, il che potrebbe consentire all’economia di crescere più rapidamente senza aumentare l’inflazione.

I partecipanti hanno anche rilevato i rischi negativi per l’attività economica, tra cui il rallentamento della crescita economica in Cina, il deterioramento delle condizioni dei mercati CRE nazionali o un forte inasprimento delle condizioni finanziarie. Qualcuno inizia ad avere paura dei crediti commerciali

Sulla disinflazione:

I partecipanti hanno suggerito che il processo di disinflazione richiederà probabilmente più tempo di quanto si pensasse in precedenza.

Sul tapering del QT:

Quasi tutti i partecipanti hanno appoggiato la decisione di iniziare a rallentare il ritmo di riduzione dei titoli detenuti dalla banca centrale; alcuni avrebbero potuto sostenere la continuazione del ritmo attuale.

Sulla stabilità finanziaria:

I partecipanti che hanno commentato hanno evidenziato le vulnerabilità del sistema finanziario che, a loro avviso, necessitano di essere monitorate. Quindi si vuole essere restrittivi, ma c’è la paura che questa restrizione porti a dei danni al sistema finanziario. Anche questo è un segnale notevole.


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