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Analisi e studi

Giappone: i titoli a 10 anni superano 1% per la prima volta in 11 anni

la BoJ ha limitato gli acquisti dei titoli di stato giapponesi, e questo sta facendo salire i tassi a livelli non visti da anni. Però la stretta potrebbe essere già finita

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Banconote giapponesi

Qualcosa è cambiato veramente nella politica monetaria della BoJ, e i risultati si iniziano a vedere sui mercati. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni ha superato l’1% questa settimana per la prima volta da maggio 2013, mentre i trader hanno scommesso che la Banca del Giappone avrebbe inasprito ulteriormente la politica quest’anno. Ecco il relativo grafico con un orizzonte a breve termine

Ecco una visione che mostra invece da quanto tempo questi valori di tassi d’interesse non fossero raggiunti

La scorsa settimana, la BOJ ha sorpreso i mercati tagliando la quantità di JGB che offriva di acquistare in un’operazione regolare, stimolando le scommesse su un potenziale inasprimento quantitativo in futuro. Quindi il mercato, per assorbire una maggiore quantità di titoli di stato giapponesi, ora vuole un rendimento più alto e siamo arrivati all1 per cento.

La banca è anche sotto pressione per un nuovo aumento dei tassi di interesse a causa del forte calo dello yen. Attualmente però la valuta giapponese non si è ancora rivalutata

Questi sviluppi sono avvenuti in seguito alla decisione della banca centrale, a marzo, di porre fine alla sua politica di tassi negativi e di abbandonare il programma di controllo della curva dei rendimenti.

Tuttavia, i trader rimangono cauti tra le aspettative che la BOJ voglia ancora gestire le impostazioni monetarie di conseguenza e non lasciare che i rendimenti salgano troppo rapidamente. Anche i rendimenti dei JGB sono stati sotto pressione dopo che un’asta di obbligazioni a 40 anni ha ricevuto una domanda debole.

Un problema di euqilibrio

La BoJ si trova a dover gestire una situazione in cui deve rivedere i tassi, cercando di rialzarli, senza però danneggiare  l’economia del paese.

Il gap dei tassi giapponesi da quelli americani rimane sempre molto elevato, come vediamo da questo grafico Nikkei

Questo lascia la valuta giapponese essere comunque la più debole fra quella dei paesi industializzati nei confronti del Usd

Il governatore della BoJ si trova nella non facile situazione di dover aumentare i tassi, ma non danneggiare l’economia, con i consumi interni che rimangono comunque deboli. Un aumento troppo forte dei tassi potrebbe danneggiare la crescita economica del paese ed avere un effetto controproducente.

La BOJ ha dichiarato la scorsa settimana di aver nominato un nuovo direttore esecutivo con un background in politica monetaria in un rimpasto del personale, dando peso alle speculazioni che la banca centrale debba rafforzare le capacità di policymaking per i prossimi rialzi dei tassi.

Ma alcuni analisti, come Naka Matsuzawa, capo stratega di Nomura Securities, prevedono che la BOJ manterrà i tassi fermi nel prossimo futuro e si dirigerà verso i tassi neutrali. La stretta della BoJ sarebbe già finita.


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