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“Vaiolo delle scimmie”. Il Belgio primo paese a porre la quarantena. Torna lo strumento di distrazione di massa?

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Il Belgio è diventato il primo Paese a introdurre una quarantena obbligatoria di 21 giorni per il “vaiolo delle scimmie” (Monkeypox) per coloro che entrano in contatto con il virus, dopo che sono stati registrati tre casi nel Paese.

Le infezioni erano tutte legate a un festival nella città portuale di Anversa, secondo il Daily Mail. Il Belgio è ora uno dei 14 paesi a confermare focolai della malattia virale (oltre a casi sospetti, ma non confermati in Austria e Grecia ).

Domenica, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che la recente diffusione del vaiolo delle scimmie è “qualcosa di cui tutti dovrebbero preoccuparsi”.

“È preoccupante in quanto se si diffondesse sarebbe consequenziale”, ha detto, parlando dalla base aerea di Osan in Corea del Sud, dove si stava incontrando con le truppe prima della tappa in Giappone del suo viaggio in Asia.

Secondo quanto riferito, Biden sta ricevendo aggiornamenti regolari, secondo il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, che ha detto alla stampa itinerante che gli Stati Uniti hanno vaccini “disponibili per essere schierati”.

I funzionari sanitari del Regno Unito, nel frattempo, hanno avvertito che il Regno Unito deve affrontare un aumento “significativo” delle infezioni e la risposta del governo è “critica” per contenere la diffusione.

La dott.ssa Susan Hopkins, consulente medico capo dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, oggi ha anche avvertito che il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo attraverso la trasmissione comunitaria nel Regno Unito con un numero maggiore di casi rilevati ogni giorno. Sajid Javid ieri ha rivelato che altri 11 britannici sono risultati positivi al virus, portando il totale a 20. I casi includono un bambino britannico attualmente in condizioni critiche in un ospedale di Londra, mentre in Europa sono state registrate altre 100 infezioni.

“Ci saranno più diagnosi durante la prossima settimana”, ha affermato la dott.ssa Claire Dewsnap, presidente della British Association for Sexual Health and HIV. “Quanti sono difficili da dire. Quello che mi preoccupa di più è che ci sono infezioni in tutta Europa, quindi questo si è già diffuso”. Comunque non dovrebbe essere compreso gestire casi in cui l’infezione è manifesta, non grave e guarisce da sola lasciando l’immunità.

Comunque appare ancora complesso capire come un’infezione che ha colpito un centinaio di persone, con sintomi fastidiosi, ma non gravi, sia diventata una sorta di mantra che porta alla quarantena e un presidente USA ad intervenire. O meglio lo si capisce benissimo. di fronte ad una crisi economica ed energetica causata da errore dei governi si cerca uno strumento di distrazione di massa.


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