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Economia

Tesoro USA, Bessent: “Nessun default, inflazione giù. Crisi debito? Allarmismo”. Attesa telefonata Trump-Xi

Il Segretario al Tesoro USA Bessent sfida i timori: “Nessun default, inflazione in calo, no crisi debito”. Ottimismo in vista della cruciale telefonata Trump-Xi e del voto sul tetto del debito.

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Domenica, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha concesso un’intervista molto vivace alla CBS, coe non se ne sono viste in tutta l’amministrazione Biden, soprattutto perché con l’amministrazione democratica, i media mainstream, come la CBS, erano piuttosto azzerbinati.

Nel corso dell’intervista si è parlato di Cina , di Inflazione e di Default, e sono state dette tutte cose molto interessanti,

Prima di tutto ha smontato la convinzione comune, mettendo alla gogna Margaret Brennan della CBS News sull’inflazione , che i media vedono galoppante, mentre in realtà sta rallentando

Ecco i passaggi salienti dell’intervista:

  • BESSENT: “Finora non ci sono stati aumenti dei prezzi, è tutto allarmismo. I dati sull’inflazione sono in realtà in calo. Abbiamo assistito al primo calo dell’inflazione in quattro anni. I dati sull’inflazione della scorsa settimana erano molto favorevoli ai consumatori”.
  • BRENNAN: “Ma lei ascolta le conferenze sugli utili proprio come noi. Lei sa cosa dice Walmart, cosa dice Best Buy e cosa dice Target”.
  • BESSENT: “Ma Margaret, io so anche cosa dicono Home Depot e Amazon. So cosa ha scritto il South China Morning Post nelle ultime 24 ore: che il 65% dei dazi sarà probabilmente assorbito dai produttori cinesi”.
  • BRENNAN: “La realtà è che ci saranno meno scorte, o i prezzi saranno più alti, o entrambe le cose”.
  • BESSENT: “Margaret, quando eravamo qui a marzo, hai detto che ci sarebbe stata una forte inflazione. Non c’è stata alcuna inflazione. In realtà, i dati sull’inflazione sono stati i migliori degli ultimi quattro anni. Quindi perché non smettiamo di dire ‘potrebbe succedere’ e aspettiamo di vedere cosa succede davvero?

Quindi Bessent ha anche respinto l’avvertimento del CEO di JPMorgan Chase Jamie Dimon, secondo cui “ci sarà una problema  nel mercato obbligazionario”.

  • BRENNAN: Anche Dimon di JP Morgan ha previsto una crisi del mercato del debito. Ha parlato di “crepe nel mercato obbligazionario”. Lei ha detto che state valutando l’ipotesi di allentare alcune norme per le grandi banche. Come pensate di evitare che la crisi del mercato obbligazionario da lui prevista si diffonda e causi davvero preoccupazione, soprattutto alla luce delle attuali preoccupazioni sul debito americano?
  • BESSENT: Ripeto, conosco Jamie da molto tempo e nel corso della sua carriera ha sempre fatto previsioni di questo tipo. Fortunatamente, nessuna di esse si è avverata. Ecco perché è un banchiere, un grande banchiere. Cerca di guardare oltre l’orizzonte. Uno dei motivi per cui oggi sono qui a parlare con voi e non a casa a guardare il vostro programma è che ero preoccupato per il livello del debito. Il deficit di quest’anno sarà inferiore a quello dell’anno scorso e tra due anni sarà ancora più basso. Ridurremo il deficit gradualmente. Non siamo arrivati a questo punto in un anno. Ci è voluto molto tempo. L’obiettivo è ridurlo nei prossimi quattro anni, per lasciare il Paese in ottima forma nel 2028.

Bessent ha anche insistito sul fatto che gli Stati Uniti “non andranno mai in default”, mentre si avvicina ancora una volta la scadenza per l’innalzamento del tetto del debito.

  • BRENNAN: Vorrei chiederle qualcosa riguardo all’importante disegno di legge fiscale approvato dalla Camera e che passerà ora al Senato. Esso prevede l’aumento o la sospensione del tetto del debito che dovrà essere raggiunto entro metà luglio. Quanto è grave il rischio di default, considerando che alcune delle modifiche apportate dal Senato alle altre parti del disegno di legge saranno probabilmente molto significative?
  • BESSENT: Beh, prima di tutto, Margaret, vorrei dire che gli Stati Uniti d’America non andranno mai in default. Non succederà mai. Siamo sulla corsia di sicurezza e non sbatteremo mai contro il muro.

“Non succederà mai”, ha detto a Brennan, aggiungendo: ‘Siamo sulla strada giusta e non sbatteremo mai contro il muro’.

Se non altro è stato chiaro…

Lo scoglio del Senato

Le dichiarazioni di Bessent arrivano mentre il Senato degli Stati Uniti torna questa settimana per discutere il “Big Beautiful Bill” del presidente Donald Trump, che prevede un aumento del limite del debito prima della cosiddetta “data X”, quando il Tesoro esaurirà la liquidità, e misure contabili speciali che consentiranno di operare entro il tetto del debito e di rispettare comunque gli obblighi federali in tempo.

“Non rendiamo nota la ‘data X’ perché la utilizziamo per far avanzare il disegno di legge”, ha affermato Bessent (tuttavia, il mese scorso aveva dichiarato ai legislatori che gli Stati Uniti avrebbero probabilmente esaurito la loro capacità di indebitarsi entro agosto se il tetto del debito non fosse stato aumentato o sospeso entro tale data).

La scorsa settimana l’amministrazione Trump ha criticato aspramente Pechino per quella che ha definito una violazione della tregua tariffaria raggiunta a maggio tra Stati Uniti e Cina. Oggi Bessent si è detto fiducioso che la questione “sarà risolta” in una telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping “molto presto”.

Secondo il direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca Kevin Hassett, la telefonata dovrebbe avvenire questa settimana. Hassett ha dichiarato al programma della ABC This Week che Trump “avrà una conversazione meravigliosa sui negoziati commerciali questa settimana con il presidente Xi”.

Venerdì, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer ha accusato Pechino di non aver rispettato diversi elementi dell’accordo commerciale negoziato a Ginevra, insistendo sul fatto che la Cina continua a “rallentare e soffocare cose come i minerali critici e i magneti di terre rare”.

Bessent ha affrontato la questione domenica, affermando: “Forse è un problema del sistema cinese, forse è intenzionale”, aggiungendo: “Vedremo dopo che il presidente avrà parlato con il presidente del partito”.

Quindi il periodo che inizia oggi fino ai primi di luglio saranno decisivi sia per l’inflazione sia per l’incustria USA sia bel il bilancio. Già questa settimana conoscere alcuni aspetti importanti riguardanti il rapporto fra USA e Cina. 


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