Attualità
USA: si va verso una stretta monetaria al momento sbagliato?
Attualmente la parola d’ordine monetaria nei paesi avanzati è “Tapering”, cioè uscita dalle politiche monetarie espansive che hanno contraddistinto la crisi covid. L’Australia ha fatto la prima mossa, ma il tema non è tabù ormai negli USA, anzi è pienamente previsto.
La domanda che bisognerebbe farsi è: ma la tempistica è giusta? Non è che si va verso una stretta monetaria in un momento in cui gli indicatori della crescita segnano il brutto tempo?
Prima di tutto le previsioni di crescita del PIL segnano un forte rallentamento per gli USA
Sotto vediamo le vendite al dettaglio che, dopo la caduta a luglio non hanno visto un forte rimbalzo ad ogoso o settembre. L’economia inizia a dare dei forti segni di stanca.
Non solo: l’apporto della spesa pubblica e dell’intervento dello stato, che è stato fortemente positivo nel momento di maggior crisi per il covid, è passato in area negativa. Quindi ora lo stato sta togliendo risorse al sistema economico, alla crescita, non ne sta aggiungendo, secondo l’Hutchinson center for fiscal measures.
Non solo l’impatto della componente pubblica è negativo, ma è fortemente negativo, come si può intuire, con una riduzione del PIL di oltre il 2%! Questo è dovuto alla fine delle varie politiche di stimolo del 2020, al fatto che non è partita l’attesa legge degli investimenti di Biden, che è ancora in alto mare, e che invece si è sentito il peso del cosiddetto “Tetto del debito”, che ha forzatamente portato a un ripensamento delle politiche di spesa.
Quindi sicuramente c’è qualcuno all’interno della FED che sta chiedendosi quanto possa essere accelerato il Taper, cioè l’uscita dall’espansione, quando una serie d’indicatori reali stanno segnando il rosso. Nesso stesso tempo è indubbia la presenza di una forte pressione inflazionistica, ma pensare di risponderle con una stretta monetaria rischia di essere pericoloso. Forse bisognerebbe pensare a un po’ di Supply Side Economics, a una serie di norme di alleggerimento del peso burocratico e normativo sulle imprese, ma questo sembra non essere nei programmi dell’amministrazione Biden.
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