Difesa
Tensioni USA-Iran: opzioni militari e rischio di conflitto nucleare
Le trattative nucleari USA-Iran sono a rischio collasso. Il Presidente Trump valuta opzioni militari, mentre Israele si prepara a colpire siti nucleari iraniani. Le conseguenze potrebbero essere globali, con impatti su energia e sicurezza.

Le trattative nucleari tra Stati Uniti e Iran sono sull’orlo del fallimento, con l’arricchimento dell’uranio da parte di Tehran come principale ostacolo. Il Presidente Donald Trump, pur preferendo un accordo diplomatico, ha ricevuto dal capo del CENTCOM, Gen. Michael Kurilla, un’ampia gamma di opzioni militari, incluse azioni di “forza schiacciante” per impedire a Iran di sviluppare armi nucleari. Lo ha confermato Kurilla durante un’audizione alla Camera, rispondendo al deputato Mike Rogers.
Trump ha ribadito la sua posizione in un’intervista a Fox News, notando un atteggiamento più aggressivo dell’Iran nei negoziati, previsti per proseguire giovedì. “Non possono arricchire l’uranio. Se lo fanno, dovremo agire diversamente,” ha dichiarato, sottolineando l’inaccettabilità delle richieste iraniane.
Ha anche confermato di aver chiesto al premier israeliano Netanyahu di evitare attacchi durante le trattative, nonostante le pressioni interne negli USA per sostenere un’azione militare israeliana, secondo Politico.
Israele, nel frattempo, sta intensificando i preparativi per possibili attacchi ai siti nucleari iraniani, con piani avanzati e munizioni già posizionate, secondo Haaretz e Channel 12. L’IDF ha dimostrato capacità di colpire l’Iran con attacchi precisi, ma i siti sotterranei rappresentano una sfida maggiore, richiedendo potenzialmente il supporto degli USA, in particolare dei bombardieri B-2 con bombe GBU-57/B per penetrare bunker anche a decine di metri nella roccia. Si tratta di bombe da 14 tonnellate disegnate proprio per distruggere i bunker sotterranei.
L’Iran, dal canto suo, insiste sul diritto di arricchire l’uranio e chiede un piano chiaro per la revoca delle sanzioni USA. Il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, ha definito la proposta americana “inaccettabile”, annunciando una controproposta tramite Oman.
Il Supremo Leader Khamenei ha ribadito che l’arricchimento è centrale per il programma nucleare iraniano, accusando gli USA di arroganza. Il viceministro Majid Takht-e-Ravanchi ha suggerito che l’Iran potrebbe prolungare i negoziati, proponendo un quadro per un accordo futuro.
Un eventuale fallimento delle trattative potrebbe portare a un conflitto su vasta scala. L’Iran ha minacciato ritorsioni, inclusi attacchi a siti nucleari israeliani e la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, con gravi conseguenze per il commercio globale di petrolio e gas.
Proxy iraniani, come gli Houthi nello Yemen, potrebbero intensificare gli attacchi, mentre Russia e Cina, alleati di Tehran, potrebbero complicare ulteriormente lo scenario. L’AIEA avverte che attacchi ai siti iraniani potrebbero spingere l’Iran a sviluppare armi nucleari, un rischio amplificato dalle pressioni interne al regime.
La situazione rimane incerta, con il destino delle trattative che determinerà il rischio di un conflitto dalle implicazioni globali.Nello stesso tempo la situazione
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