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UNIONE EUROPEA: IL PIU’ SUBDOLO ATTACCO CONTRO I POPOLI E CONTRO LE DEMOCRAZIE

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Il nuovo campo di battaglia si chiama mercato libero, lo spread è l’ultimatum. Organizzazioni sovranazionali fungono da quartier generale, le banche speculative come droni individuano il bersaglio ed in maniera invisibile lo colpiscono seminando morte e distruzione. Non ci sono soldati che in mimetica si aggirano in fangosi campi ma colletti bianchi che in abiti scuri si riuniscono in hotel di lusso e nelle sfarzose sedi dei potentati finanziari e delle multinazionali. L’esproprio militare diventa cessione di sovranità, il racket imposto alle colonie viene ora chiamato fondo salva stati. L’invasore diventa il supervisore, l’occupazione diventa il commissariamento. I salotti televisivi diventano le piazze dove esporre il nemico a testa in giù. Cosa è rimasto invariato rispetto alle guerre tradizionali? La volontà di conquistare un paese seminando povertà e distruzione ed il disprezzo verso i popoli e la dignità altrui per la brama di potere. Un popolo che non capisce che gli è stata dichiarata guerra è un popolo che non si difende, che non si organizza, che non si riscatta.
Il cartello finanziario che aspira a prendere il controllo ha, invece, già dispiegato i propri uomini nei punti strategici dei governi nazionali, dell’economia e della vita sociale dei popoli e degli Stati a cui vuole sottrarre libertà individuali, dignità, democrazia e autodeterminazione.

E’ arrivato il momento di lavorare insieme con il difficile compito di accendere un riflettore sulle reali cause della drammatica situazione in cui versa il nostro paese. Realtà da sempre censurate dai media e volutamente ignorate da una classe politica complice ma che sono alla base di un vero e proprio piano di conquista contro i popoli e gli Stati. Dobbiamo prendere atto che:

LE POLITICHE ECONOMICHE ITALIANE NON SONO PIU’ DECISE A LIVELLO NAZIONALE.

SIAMO SOTTO RICATTO DEI POTENTATI FINANZIARI CHE TENGONO IL NOSTRO PAESE IN SCACCO CON “ARMI” CHE PORTANO IL NOME DI DEFAULT, SPREAD, DEBITO PUBBLICO CHE MINACCIANO DI FARE ESPLODERE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO QUALORA CI RIFIUTASSIMO DI SOTTOSTARE AI I LORO DIKTAT.

IL PARLAMENTO, E PIU’ IN GENERALE LA POLITICA NAZIONALE, E’ STATA COMPLETAMENTE ESAUTORATA.

NESSUNA DECISIONE DÌ POLITICA ECONOMICA, DI BILANCIO O SOCIALE PUO’ ESSERE PRESA DAI NOSTRI POLITICI SENZA CONCORDARLA CON BRUXELLES O ADDIRITTURA SENZA SUBIRLA COME IMPOSIZIONE.


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