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UNA FASE 2 TRISTE, PREOCCUPATA ED AVARA. Ricerca SWG. Si preparano tempi durissimi…

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Come gli italiani  vedono la  fase 2, ormai alle porte? Un sondaggio SWG ci dà delle indicazione che non sono particolarmente tranquillizzanti e positive. Purtroppo l’immagine che ne emerge è di un’Italia molto preoccupata più delle ricadute economiche che per la salute, avara e sparagnina, Il sondaggio è del 4 maggio, quindi relativamente recente.

Quanto sta facendo paura il Coronavirus ora?

La preoccupazione per il Coronavirus, come malattia è iin calo, ma non quella di contagiarsi La malattia è vista come meno mortale, meno pericolosa:

Come si sentono gli italiani? Sempre più incerti, senza guida, sempre meno speranzosi, sempre più arrabbiati e rassegnati. Appare chiaro che manca una guida e gli italiani sono molto confusi ed iniziano a perdere speranza e pazienza

Naturalmente i più preoccupati sono gli appartenenti ai ceti bassi, quelli alti, chi ha i piedi al caldo, si preoccupa relativamente poco.

Alla fine chi può danneggiare le classi agiate? Chi ha posti dirigenziali pubblici? Nessuno. A preoccuparsi sono i poveri.

E le aziende , come vedono il loro futuro ? Ne avete un’idea in questo grafico:

oltre un terzo delle aziende vede perdite gravi o molto gravi, ed il 14% pensa di NON riaprire. Più o meno la cifra è uguale a quella già registrata a Marzo 2020. L’azione del governo non ha dato praticamente nessuna certezza e ci attende una moria aziendale. Questa è la vera grande sfida, perchè ci sarà una vera e propria ondata di disperazione.

La riapertura delle attività commerciali avrà un effetto positivo, o servirà solo a rendere tangibile e visibile la crisi. Le risposte dei consumatori non sono incoraggianti.

Il 41 % pensa di recarsi molto meno nei negozi, il 33% addirittura afferma che non si recherà più nei negozi, ovviamente esagerando. Quindi la riapertura rischia di essere con i negozi deserti. Il problema è che non si è mai parlato dei danno portati dal COVID nel suo complesso,anche dopo il suo alleviarsi, ma sempre di quelli del periodo del closedown. In questo caso quello che è necessario è una forte, notevole, iniezione di fiducia e di denaro. Bisogna ricreare la domanda, altrimenti la vendita al dettaglio ne verrà distrutta.

Ancora più preoccupante è il PERCHE’ la gente non pensa di andare nei negozi  come prima:

Al primo posto, con il 27% c’è la paura di contrarre il virus. Al secondo, con l 23% le file per entrare, e questo viene però anche la scarsa capacità capacità di innovazione e di investimento della distribuzione retail italiana, perchè è un problema che sarebbe superabile. Il terzo posto però è tenuto dalla motivazione del risparmio e questo è veramente molto indicativo del trend negativo che si rischia di avere in questa situazione. SI esce ada un periodo di chiusura e la gente neanche vuole consumare… cosa può esserci di peggio?

Veniamo ora al lato politico: quali sono gli ultimi sondaggi? Premettiamo che non hanno molto senso, anche perchè non si andrà al voto comunque per mesi ed attualmente la politica è come congelata. Comunque questi sono i dati.

Niente di particolare, la Lega rimbalza ed il resto va avanti come prima. Non cambia molto, anche perchè, come detto prima, non si vota e, comunque, lunicosondaggio buono in politica è il risultato elettorale.


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