Difesa
Trump Starebbe pensando a un “Air Force One” temporaneo, ma è possibile?
L’Air Force One ha 35 anni, tantissimi per un aereo, soprattutto uno così delicato. Però il suo sostituto, per i rtardi di Boeing, non sarà in servizio sino al 2029. Allora Trump sta pensando a un sostituto temporano, un ex aereo della Casa reale del Qatar

La ricerca del Presidente Donald Trump di un nuovo Air Force One ha preso una nuova piega, con la notizia che L3Harris è stata incaricata di modificare un Boeing 747-8 appartenente alla famiglia regnante del Qatar.
L’antefatto è costituito dai lunghi ritardi nel programma della Boeing per il completamento dei due futuri aerei presidenziali VC-25B. I nuovi velivoli sono necessari per sostituire i due VC-25A esistenti e sempre più difficili da gestire, il primo dei quali è entrato in servizio nel 1990 e che ha quindi 35 anni di sevizio alle spalle.
Nonostante ciò, ci sono grossi interrogativi sulla fattibilità di un Air Force One “provvisorio”, soprattutto tenendo conto dei suoi esigenti requisiti di comunicazione, sicurezza e sopravvivenza.
Secondo un articolo del canale di notizie economiche CNBC, la L3Harris Technologies è pronta a lavorare sulle modifiche all’ex 747 del Qatar. Il canale ha citato “una persona che ha familiarità con la questione e che non era autorizzata a parlare con i media”. È interessante notare che solo il mese scorso sono emerse notizie che collegavano L3Harris alle modifiche alle comunicazioni per il Boeing 757 personale di Trump, o “Trump Force One”.
All’inizio dell’anno sono circolate notizie su come Trump stesse valutando opzioni alternative per il prossimo Air Force One, tra cui il fatto che avrebbe ispezionato l’ex jet del Qatar al Palm Beach International, in Florida. Come si può leggere in questo precedente approfondimento, l’aereo, che ha 12 anni, apparteneva in precedenza alla famiglia regnante del Qatar, ma è stato successivamente ristrutturato e poi è diventato di proprietà privata.
Attualmente l’Aeronautica Militare è in attesa di sostituire l’attuale flotta dell’Air Force One, composta da due VC-25A basati sul vecchio modello 747-200. I 747-200 sono praticamente scomparsi dai cieli e trovare ricambi e assistenza generale per questo tipo di aereo diventa sempre più difficile e costoso ogni anno che passa.
L’aereo designato per divetntare il VC25B è l’ultimo modello di 747, il 747-8. Poiché la produzione del 747 è terminata definitivamente nel dicembre 2022, i VC-25B sono stati convertiti da cellule esistenti di seconda mano.
L’operazione non è stata affatto semplice. Ci sono stati anche problemi con l’acquisizione di componenti per l’aereo, dato che alcuni produttori hanno cessato l’attività, oltre a cambiare i requisiti sulle “minacce potenziali in evoluzione”.
La scorsa estate, il primo volo previsto è stato posticipato a marzo 2026, con un ritardo di 16 mesi. All’inizio di questa settimana è stato confermato che i VC-25B potrebbero essere consegnati non prima del 2029, il che significherebbe che Trump non avrebbe l’opportunità di utilizzare gli aerei prima di lasciare il suo incarico al termine del suo secondo mandato. Dato che la prima consegna era previst per il 2024, si tratta di un ritardo enorme, che mostra la decadenza della Boeing.
Tutti questi ritardi hanno portato Boeing a registrare perdite per oltre 2 miliardi di dollari sul programma, il cui contratto era stato negoziato a prezzo fisso.
I velivoli destinati a diventare i nuovi Air Force One sono già estremamente costosi (programma da circa 4,7 miliardi di dollari solo per gli aerei), cifra mai raggiunta prima e che non include spese accessorie come l’hangar da 250 milioni di dollari o i manuali (decine di milioni).
Trump entra in campo direttamente
Il prestigio dei nuovi aerei, l’aumento dei costi e i ritardi hanno portato l’ex Presidente Trump a interessarsi personalmente al programma, data anche la sua familiarità con aerei di lusso. Trump afferma di aver ridotto i costi, anche se questo è dibattuto. Dopo la rielezione, si è mostrato ancora più attivo per accelerare il programma.
All’inizio dell’anno, Trump avrebbe considerato modi per accelerare la consegna dei due VC-25B, inclusa la possibilità di alleggerire i permessi di sicurezza per gli addetti. Le implicazioni sono state discusse in passato.
Anche Elon Musk, stretto alleato di Trump e leader del “Department of Government Efficiency” (DOGE), è stato coinvolto. L’amministratore delegato di Boeing, Kelly Ortberg, ha dichiarato a gennaio che stavano collaborando con Musk per accelerare i tempi e lavorare sui requisiti per consegnare gli aerei più velocemente al presidente.
Nonostante questi sforzi, non è previsto che i velivoli entrino in servizio nei tempi richiesti. Ciò ha portato a considerare un Air Force One “provvisorio”, con un ex 747-8 del Qatar come candidato.
Secondo recenti rapporti, L3Harris potrebbe occuparsi della conversione del 747-8i, essendo una delle poche aziende capaci di gestire un progetto simile (l’altra è Sierra Nevada Corporation – SNC).
Tuttavia, non è certo che questo aereo possa essere messo in servizio molto più rapidamente dei VC-25B convertiti da Boeing. Un’introduzione rapida richiederebbe specifiche drasticamente ridotte rispetto al VC-25B.

Personnel on Air Force One depart Yokota Air Base, Japan, Nov. 7, 2017, after President of the United States Donald J. Trump first visit Japan. Trump was in Japan for three days as part of a 12 day tour of the Indo-Asia Pacific region. (U.S. Air Force photo by Yasuo Osakabe)
Un’idea di come potrebbe essere questo aereo è emersa dopo la presunta visita di Musk allo stabilimento Boeing a San Antonio lo scorso dicembre, volta ad accelerare la produzione dei VC-25B. Oltre ai permessi di sicurezza, Musk avrebbe criticato i tempi previsti per i test di volo.
Un ex funzionario del Pentagono, citato dal New York Times, ha riferito che l’idea era di eliminare molti aspetti militari per fornire al presidente un nuovo aereo con capacità commerciali e minimi aggiornamenti militari.
Sebbene sia possibile mettere in servizio un jet tipo Air Force One più rapidamente, è molto discutibile che soddisfi i rigorosi requisiti di “continuità del governo”. Questi includono la capacità di connettersi con l’Autorità di Comando Nazionale (fondamentale per la deterrenza nucleare) e di operare in situazioni estreme, richiedendo protezione EMP, sistemi di comunicazione sicuri, ampia generazione di energia e suite di autodifesa.
Come già detto, l’ex 747-8 del Qatar non sembra adatto a questi requisiti, specialmente se l’Aeronautica Militare parla di metterlo in servizio “entro un anno”.
Trump e Musk potrebbero avere altre idee, inclusa l’ipotesi di utilizzare l’ex jet del Qatar in una configurazione semplificata, non pienamente conforme ai requisiti attuali, per poi passare ai VC-25B “full-spec” una volta pronti. Questo creerebbe però problemi logistici e di sicurezza, richiedendo una rielaborazione delle procedure operative e aumentando i rischi dovuti alla mancanza di un velivolo pienamente capace.
C’è poi la questione dei finanziamenti: l’aereo costerebbe centinaia di milioni, a cui si aggiungerebbero i costi per modifiche minime. Dovrebbe essere testato e la sua sorte una volta pronti i VC-25B sarebbe incerta. Affrettare la sostituzione per far sì che il presidente goda di un jet più nuovo per pochi anni è visto da molti come uno spreco, soprattutto considerando che gli attuali VC-25A sono ancora operativi e che una flotta di C-32A svolge più frequentemente la missione Air Force One per viaggi nazionali.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

You must be logged in to post a comment Login