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Trudeau invoca i poteri di emergenza per reprimere il Freedom Convoy

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La Canadian Broadcasting Corporation, la TV pubblica canadese,  ha appreso che il primo ministro Trudeau “informerà le province che invocherà l’Emergencies Act per conferire al governo poteri extra per affrontare le proteste in tutto il paese. Ma in un incontro con il caucus liberale, il PM ha affermato che non c’era previsione di schierare i militari”. L’ultima parola spetta ai governatori delle province.

La mossa segue una riunione domenicale del gabinetto federale e del suo Incident Response Group (IRG), il gruppo per gli interventi emergenziali.

Trudeau ha twittato domenica scorsa di aver discusso con IRG “ulteriori azioni che il governo può intraprendere per aiutare a porre fine ai blocchi e alle occupazioni”. Praticamente il governo sta decidendo di dichiarare lo stato di emergenza contro le proteste dei camionisti e delle altre categorie che si oppongono all’obbligo vaccinale. Una democrazia che dichiara uno stato d’emergenza, o d’assedio, in assenza di un’invasione esterna è una democrazia che inizia a non avere più senso.

Sempre domenica il ministro per le emergenze Bill Blair ha confermato a Rosemary Barton Live della CBC che il governo federale aveva discusso l’uso dei poteri speciali d’emergenza per far fronte alle proteste in corso a Ottawa. Blair ha descritto l’atteggiamento di invocare l’Emergences Act come “necessaria cautela” piuttosto che come scarso coraggio.

Come conclude la CBC, la legge dà carta bianca al governo federale per far fronte a una crisi, inclusa la capacità di emanare poteri di emergenza che gli consentono di vietare i viaggi all’interno di un’area specifica o rimuovere i beni personali, imponendo multe o pene detentive alle persone che contravvengono al nuovo ordini. Praticamente il governo rischia di avere carta bianca nella repressione, se i governatori delle province non si opporranno.

Nel frattempo il ponte che collega il Canada agli USA nell’area delle fabbriche automobilistiche, l’Ambassadors Bridge, è stato sgomberato e il traffico è ricominciato a circolare. Una prima repressione, anche se limitata.


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