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Trattativa Merkel-SPD: spendere di piu’ in Germania e modificare trattati UE per sanzionare gli stati poco virtuosi

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S’e’ votato in Germania un mese fa, e tutti sanno che la CDU della Merkel ha vinto le elezioni, ma non puo’ governare da sola. In sintesi la situazione e’ la seguente:

– I contatti con i Verdi sono saltati (troppe differenze), per cui o si fa l’allenza CDU-SPD o si torna a votare

– Stanno iniziando le trattative tra Merkel ed SPD, con l’obiettivo di dare un nuovo governo alla Germania entro Natale

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Come fare un governo di grande Coalizione che regga dal punto di vista programmatico? L’idea e’ semplice:

Fare un Governo fortemente intransigente coi partners, chiedendo la modifica del Trattati dell’unione europea per mettere in riga con sanzioni veloci gli Stati poco virtuosi in tema di politica di rigore. Si paventa l’introduzione di una sorta di Super-Ministro delle Finanze dell’UE.

– E fare la politica opposta in casa propria: ampie concessioni alla SPD sul fronte delle spese pubbliche, come il salario minimo e perfino la concessione del Ministero delle Finanze, con quel che comporta

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La Repubblica – La Merkel propone modifica trattati Ue – Per mettere in riga gli Stati poco virtuosi. Lo scrive lo Spiegel citando fonti governative e precisando che il cancelliere ha già informato in proposito giovedì scorso il presidente dell’Ue, Hermann van Rompuy

Arriva un irrigidmento della politica tedesca verso il resto dell’eurozona, proprio mentre a Berlino parte il negoziato tra CduCsu (il partito della Cancelliera) e Spd (socialdemocrazia, il più antico partito di sinistra in assoluto) per formare il nuovo governo di grande Coalizione. Secondo anticipazioni di Der Spiegel, Angela Merkel è intenzionata a chiedere una modifica del Trattati dell’unione europea per mettere in riga con sanzioni veloci gli Stati poco virtuosi in tema di politica di rigore. Il settimanale di Amburgo, nella sua edizione online, aggiunge che la cancelliera ha già informato il presidente dell’esecutivo europeo, Hermann van Rompuy, del suo piano giovedì scorso. Dunque ben prima di aver formato un nuovo governo e una nuova maggioranza, Merkel iscrive il rigore come priorità del futuro programma dell’esecutivo tra centrodestra e Spd a Berlino.
  
 Probabilmente, nel clima teso di inizio imminente del negoziato tra CduCsu e Spd, è in atto uno scambio di concessioni. Secondo alcuni osservatori qui la socialdemocrazia concederebbe a Merkel la rinuncia da parte della sinistra stessa all’introduzione degli eurobonds, o ad altre concessioni ai paesi dell’eurozona in crisi (Europa meridionale e Francia) in cambio di più impegno per crescita occupazione e potenziamento del welfare state a casa.

Al ministero delle Finanze tedesco – dicastero retto dal titolare uscente, il veterano europeista Wolfgang Schaeuble, ma anche poltrona che nel nuovo governo potrebbe passare alla Spd – si sta già lavorando, secondo Der Spiegel, per studiare come inserire nel Protocollo 14 dei Trattati europei le modifiche richieste, che riguarderebbero nuove regole comuni per il controllo dei bilanci degli Stati nazionali membri dell’eurozona e della loro politica economica. In altre parole: in cambio del sempre più oneroso sostegno finanziario della Repubblica federale al salvataggio dell’euro, Berlino chiede a tutti (anche alla Germania stessa) una decisiva rinuncia di sovranità e devolution di sovranità alle autorità della Ue politica. Un’Europa politica unita e forte nel mondo, pensano evidentemente alla cancelleria, si fa anche così. Pazienza se il costo sociale può essere pesantissimo nell’Europa mediterranea.

Le modifiche che Merkel chiede di apportare ai trattati europei vengono chiamate dalla diplomazia tedesca “contractual arrangements” e sarebbero blindate con cifre e scadenze da rispettare, controllabili da parte delle autorità europee in ogni momento in ogni paese membro dell’eurozona o del resto dell’Unione. Un’altra modifica che la Germania auspica sarebbe l’istituzione di una specie di ‘ministro delle Finanze dell’euro’. Ma per Merkel non sarà facile imporre questa linea. Sempre secondo Spiegel infatti, le proposte tedesche, comunicate in via confidenziale alla Commissione europea, alla Bce, agli altri governi nazionali. hanno trovato immediate resistenze degli Stati dell’eurozona. E lo stesso Parlamento europeo si prepara a esprimere seri dubbi.

Un nuovo aspro confronto è dunque esploso tra la Germania e gli altri paesi europei (più precisamente, tra Berlino da un lato ed Europa mediterranea e Francia dall’altro) sul futuro volto e funzionamento dell’Europa. E il conflitto, tra i tempi lunghi preannunciati per formare la nuova maggioranza tedesca, la situazione internazionale con tutti i suoi rischi, dalle guerre alla paura d’un default Usa, e pericoli d’instabilità e di rafforzamento dei partiti populisti di destra nell’eurozona, dalla Francia in poi, non preannuncia nulla di buono per la Ue e la moneta unica. Evidentemente la Cancelliera dà la priorità alla scelta di blindare davanti agli elettori la futura grosse Koalition con la Spd preannunciandola come un governo che sarà duro e inflessibile non meno di prima con gli Stati cosiddetti ‘spendaccioni’ del Sud Europa in crisi.

 

By GPG Imperatrice

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