Economia
Stablecoin: come il “Genius Act” guiderà il Dominio del Dollaro nel settore e nelle Transazioni mondiali
Gli USA stanno per approvare il Genius Act che regola, ma anche ufficializza, le Stablecoin, cioè le cripovalute strettamente collegate ad una valuta, quasi sempre il dollaro. Le potenzialità sono tali da assicurare la dominanza dal dollaro anche in futuro nelle transazioni internazionali

Con il Genius Act un settore che, fino a ieri erc il far west, viene regolato in modo tale da poter guadagnare la fiducia del pubblico, e poter guadagnare una diffusione capillare nel pubblico. La norma prevede le caratteristiche stringenti degli operatori che possono emettere stablecoin, che devono essere:
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- Filiali di istituti di deposito assicurati.
- Entità non bancarie qualificate a livello federale.
- Emittenti qualificati a livello statale (sotto determinate condizioni).
Inoltre viene stabilità una normativa stringente per le riserve che gli emittenti devono detenere:
- Gli emittenti sono tenuti a mantenere riserve a copertura delle loro stablecoin di pagamento su base almeno 1:1.
- Le riserve accettabili includono valuta statunitense, depositi presso la Federal Reserve, depositi a vista presso istituti di deposito assicurati, buoni del Tesoro a breve termine e fondi del mercato monetario.
- Le riserve possono essere tokenizzate o detenute nella loro forma “naturale”.
La finalità è quella di permettere l’innovazione finanziaria degli operatori, facilitare il pagamento, senza creare una valute digitale centralizzata, e dare sicurezza ai detentori. Una normativa che è quasi opposta al MICA europeo che ha praticamente ammazzato il settore ne Vecchio Continente.
La legislazione statunitense sulle stablecoin, asset digitali tipicamente ancorati a una valuta fiat come il dollaro statunitense e progettati per ridurre la volatilità dei prezzi e facilitare le transazioni, legittimerebbe ulteriormente il settore delle stablecoin, rendendo gli USA completi dominus nel Settore e il Dollaro ancora Re delle monete mondiali, indipendentemente dalla sua presenza nelle riserve delle bance centrali.
Standard Chartered stima che ciò porterebbe l’offerta totale di stablecoin dagli attuali 230 miliardi di dollari a 2.000 miliardi entro la fine del 2028.
Ciò, come spiegano di seguito, ha implicazioni sia per gli acquisti del Tesoro USA (a fini di riserva) che per l’egemonia del dollaro.
Attualmente esistono circa 230 miliardi di dollari di stablecoin; di questo importo, il 60% è su Ethereum e il 30% su Tron.
Le stablecoin di gran lunga più grandi sono USDT (emesse da Tether) e USDC (emesse da Circle), con rispettive quote di mercato del 63% e del 25%.
Inizialmente le stablecoin venivano utilizzate principalmente per facilitare il trading, il prestito o il prestito in altre attività digitali, prevalentemente su o tramite piattaforme di trading di attività digitali (exchange centralizzati o CEX).
Negli ultimi anni, tuttavia, l’uso dominante delle stablecoin si è spostato verso altri utilizzi (non CEX). Vi sono prove crescenti di un aumento dell’uso delle stablecoin per una varietà di scopi simili a quelli forniti dalla finanza tradizionale (TradFi). Le stablecoin vengono utilizzate per risparmiare in dollari USA, per effettuare transazioni in dollari USA e per transazioni transfrontaliere da dollaro USA a dollaro USA.
Una volta approvato il GENIUS act, si prevede che il tasso di crescita delle Stablecoin arriverà al 100% all’anno. Questo, insieme alla continua crescita costante delle transazioni legate al cambio, dovrebbe far aumentare le transazioni complessive di stablecoin di 7 volte, da circa 700 miliardi di dollari al mese a circa 6 trilioni di dollari entro la fine del 2028.
Ciò porterebbe le transazioni di stablecoin al 10% delle transazioni sul mercato spot FX, dall’1% circa attuale.
Supponendo che la velocità delle stablecoin rimanga invariata, ciò richiederebbe che l’offerta di stablecoin in circolazione aumenti dagli attuali 230 miliardi di dollari a circa 2 trilioni di dollari entro tale data.
Il governatore della Federal Reserve Waller ha dichiarato il 12 febbraio 2025:
“Credo che le stablecoin abbiano il potenziale per mantenere ed estendere il ruolo del dollaro a livello internazionale”.
Questa dichiarazione ha fatto seguito al suo commento del 15 febbraio 2024:
“La maggior parte delle transazioni nella finanza decentralizzata (DeFi) coinvolge scambi che utilizzano stablecoin, che collegano il loro valore uno a uno al dollaro USA.
Per darvi un’idea di quale sia, da subito, la potenzialità di utilizzo delle StableCoin vi faccio presente che ogni client di Telegram il noto sistema di messaggeria ha un wallet per criptovalute, e stablecoin, incluso. Quindi, magari senza saperlo, 1,2 miliardi di utenti Telegram al mondo sono pronti a incassare e pagare con Stablecoin.
Però in Europa abbiamo solo paura, e con la paura non si fa nulla.
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