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Spaccatura nei Dem USA: Tulsi Gabbard se ne va

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Si spacca il Partito Democratico USA. La deputata delle Hawaii, ed ex candidata alle presidenziali del 2016, Tulsi Gabbard lascia il partito con un video molto polemico contro le posizione sempre più “Woke” ed estremiste prese dalla  sua ex parte politica su vari temi, dal razzismo anti-bianco, alla guerra in Ucraina, repressione dell’opposizione interna. Ecco un estratto della sua dichiarazione con cui ha annunciato la scelta:

“Non posso più rimanere nel Partito Democratico di oggi, che è ora sotto il completo controllo di una cabala elitaria di guerrafondai guidati da una vile bramosia, che ci dividono razzializzando ogni questione e fomentando il razzismo anti-bianco, lavorando attivamente per minare le nostre libertà date da Dio, sono ostili alle persone di fede e spiritualità, demonizzano la polizia e proteggono i criminali a spese degli americani rispettosi della legge, credono nell’apertura delle frontiere, armano lo Stato di sicurezza nazionale per dare la caccia agli avversari politici e, soprattutto, ci trascinano sempre più vicino alla guerra nucleare.

Credo in un governo che sia del, dal e per il popolo. Purtroppo, il Partito Democratico di oggi non lo fa. Al contrario, rappresenta un governo di, da e per la potente élite. Chiedo ai miei colleghi democratici indipendenti e di buon senso di unirsi a me per lasciare il Partito Democratico.

Se non riuscite più a digerire la direzione in cui i cosiddetti ideologi del Partito Democratico stanno portando il nostro Paese, vi invito a unirvi a me”.

Gabbard non si è dichiarata repubblicana, nonostante condivida molte delle opinioni dell’ala anti-interventista e “America First” del GOP. La Gabbard è anche una veterana, ufficiale della Guardia Nazionale,  vicina ai problemi ambientali.

Durante i suoi quattro mandati dal 2013 al 2021, Gabbard ha sostenuto il dialogo con le superpotenze rivali dell’America, unito a una politica dura contro il terrorismo islamico. La candidata fallita alle presidenziali del 2016 Hillary Clinton ha accusato Gabbard nel 2019 di essere “una risorsa russa”, probabilmente riferendosi alle passate lodi della legislatrice hawaiana alla lotta del presidente russo Vladimir Putin contro il terrorismo in Siria.

Mentre negli ultimi mesi il Partito Democratico, con l’appoggio dei repubblicani, ha votato quasi all’unanimità per l’invio di oltre 52 miliardi di dollari all’Ucraina, Gabbard ha condannato Biden per aver “sfruttato questa guerra per rafforzare la NATO e alimentare il complesso militare-industriale”.

 


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