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Difesa

Soldati NATO in Ucraina: perché la notizia si diffonde solo ora?

Come mai proprio ora ci sono fughe di notizie sulla presenza di soldati in Ucraina e anzi,si parla direttamente di un intervento militare? Quali sono le opzioni?

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The Challenger 3 Main Battle tank.
The Challenger 3 Main Battle tank.

Il 26 febbraio, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz , per scusare il mancato invio dei missili Taurus in Ucraina, ha affermato che questo avrebbe reso necessaria la presenza di militari tedeschi sul terreso  e “Ciò che viene fatto in termini di controllo degli obiettivi e di accompagnamento degli obiettivi da parte dei britannici e dei francesi non può essere fatto in Germania”, rivelando apertamente la presenza di militari della NATO operativi in Ucraina, dando anche il nome delle nazioni partecipanti.

L’8 marzo, il Ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha confermato che “il personale militare della NATO è già presente in Ucraina”. Critico nei confronti di Scholz, si è differenziato non rivelando quali Paesi della NATO sono già presenti in Ucraina. “I soldati della NATO sono già presenti in Ucraina. E vorrei ringraziare gli ambasciatori di quei Paesi che hanno corso questo rischio. Questi Paesi sanno chi sono, ma non posso rivelarli. Contrariamente ad altri politici, non elencherò questi Paesi”.

Francia e Gran Bretagna hanno reagito con stizza alle affermazioni di Scholz per la sua rivelazione. L’ex Ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha detto che “il comportamento di Scholz ha dimostrato che, per quanto riguarda la sicurezza dell’Europa, è l’uomo sbagliato, nel lavoro sbagliato al momento sbagliato”. Alicia Kearns, presidente della commissione affari esteri del Parlamento britannico, ha definito il commento di Scholz “sbagliato, irresponsabile e uno schiaffo agli alleati”. Un diplomatico di Berlino ha riferito che “Macron e Scholz non si parlano nemmeno”.

Successivamente però i Francesi hanno fatto un passo avanti, cn Macron che ha affermato che la Francia potrebbe anche spostare dei soldati in Ucraina, facendo un passo avanti sulla strada dell’intervento. Prò dovremmo chiedeci come mai, nell’ultimo mese, siamo passati da alcune fughe di notizie sulla presenza dei militari NATO in Ucraina all’affermazione chiara della loro presenza all’apertura sulla possibilità di una loro maggiore presenza.

Ci sono quattro possibili spiegazioni per spiegare questa evoluzione:

  • La meno spaventosa è che, riconoscendo che l’Occidente sta perdendo la guerra in Ucraina e che, dopo aver incoraggiato l’Ucraina a rifiutare una soluzione diplomatica a favore dell’insistere nella lotta con la promessa di armi e supporto occidentale per tutto il tempo necessario, i principali sostenitori dell’Ucraina stiano cercando di dimostrare che hanno fatto tutto il possibile, anche inviare soldati in Ucraina, sebbene pochi, ma questo non ha funzionato
  • La seconda ipotesi  è che le fughe di notizie e le rivelazioni siano destinate a fare pressione sugli Stati Uniti e su alcuni Paesi europei affinché inviino più aiuti finanziari e pacchetti di armi all’Ucraina. Queste notizie avrebbero la finalità di far si che questi paesi riottosi preferiscano inviare soldi e armi piuttosto che soldati, come fanno gli altri.
  • La terza spiegazione è che l’Occidente sta cercando di creare in Russia una percezione di ambiguità strategica. Il quotidiano francese Le Monde riporta: “L’ufficio di Macron ha spiegato che l’obiettivo è di ripristinare l”ambiguità strategica’ dell’Occidente. Dopo il fallimento della controffensiva ucraina 2023, il Presidente francese ritiene che promettere decine di miliardi di euro di aiuti e consegnare a Kyiv attrezzature militari in ritardo non sia più sufficiente. Soprattutto se Putin è convinto che l’Occidente abbia escluso definitivamente la mobilitazione delle sue forze”. Quindi bisogna creare il dubbio che l’Occidente potrebbe anche mobilitare e interventire.
  • La possibilità più minacciosa è che l’Occidente faccia sul serio, sia per quanto riguarda la presenza di truppe NATO in Ucraina, sia per quanto riguarda la possibilità di inviare altre truppe NATO, . Le fughe di notizie e le rivelazioni hanno lo scopo di gettare le basi per l’invio di altre truppe. In questo caso l’annuncio farebbe parte di una strategia di escalation tesa a spingere tutti i paesi all’intervento mostrando che questo è comunque già presente e anche spingere la Russia a reagire secondo lo stesso schema.

Se fosse vera l’ultima ipotesi, quale sarebbe il livello di intervento limite prima di causare una  reazione russa? Mille soldati ? 10 mila? Quanto certi paesi sono pronti ad andare avanti in questa direzione, anche sapendo che altri, come Grecia, Italia, Germania e Slovacchia hanno chiaramente espresso la loro contrarietà all’invio di soldati e ad azioni dirette militari. Però qualcuno può comunque voler tirare la giacchetta verso l’intervento militare.


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