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Economia

Sofferenze Record al 9,6% del PIL, Prestiti ad Imprese -6,0% in tracollo. Nessun segno di ripresa

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La Banca d’Italia presenta il consueto Bollettino Statistico sugli Indicatori Monetari e Finanziari.

Se stiamo vedendo alcuni indicatori dell’economia muoversi in senso positivo (indicatori anticipatori PMI, eurocoin, superindice), ed altri ancora negativi (produzione industriale, export, ordinativi, etc), e’ evidente che non si sara’ alcuna uscita dalla crisi se non inizieranno anche a ridursi le sofferenze bancarie, ed ad aumentare i prestiti.

I dati di Novembre sono in tal senso aberranti: le sofferenze continuano a crescere a ritmi consistenti e la stretta sui prestiti e’ sempre piu’ forte. Pertanto le banche non fanno il loro mestiere, ed investono massicciamente in titoli di stato, restituendo a BCE prestiti.

 

SOFFERENZE BOOM A QUOTA 149,6 MILIARDI (+22,8%), SEGNO CHE L’ECONOMIA SOFFRE

Si conferma sui livelli record la crescita delle sofferenze bancarie in Italia in novembre che si accompagna ad un tasso sempre “sostenuto” di crescita dei depositi del settore privato e a un netto calo dei prestiti alle imprese. Secondo i dati di Banca d’Italia il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze bancarie è risultato pari al 22,8%, analogo al+22,9% di ottobre,  l’incremento più sostenuto dall’inizio della serie di rilevazioni nel 1998. Le sofferenze continuano a crescere al ritmo di 2 miliardia al mese.

Le sofferenze salgono da 147,3 miliardi a 149,6 miliardi, pari al 9,6% del PIL, sostanzialmente il triplo rispetto al 2008 ed il doppio del livello del 2010. L’incremento delle sofferenze e’ legato a doppio filo alla crisi economica, e quindi alla caduta produttiva delle imprese ed alla perdita di occupazione e di potere d’acquisto delle famiglie, che porta molti all’insolvenza.

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I DEPOSITI CRESCONO DEL +6,1%, IN RIPRESA

Nei dati odierni di Bankitalia del Supplemento al Bollettino Statistico ‘Moneta e banche’ relativi al mese di novembre emerge l’accelerazione della crescita della raccolta, con i depositi del settore privato che hanno evidenziato un incremento annuo del 6,1% rispetto al +5,4% di ottobre.

Si conferma il forte aumento dei depositi, il tutto mentre continua a crollare la Domanda interna, segno che gli Italiani aumentano i risparmi e temono sul futuro.

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I PRESTITI CROLLANO DEL -4,3% , SEGNO CHE LE BANCHE PREFERISCONO INVESTIRE IN TITOLI DI STATO. PER LE IMPRESE COLLASSO DEI PRESTITI (-6,0%)

Continua a peggiorare la situazione degli impieghi bancari. I prestiti concessi dalla banche al settore privato nel suo complesso in novembre hanno visto una contrazione del 4,3% su base annua dopo il -3,7% del mese precedente. .

Nel dettaglio, il credito alle imprese non finanziarie ha subito un tracollo del 6,0%, dopo dal -4,9% di ottobre, mentre l’erogazione di finanziamenti alle famiglie ha registrato un calo dell’1,5% dopo il -1,3% di ottobre.

Se questo indicatore non si riprende, la luce in fondo al tunnel non si vedra’.  Il calo dei prestiti e’ legato al timore delle banche a concedere prestiti (ove le sofferenze crescono a causa della crisi economica) ed alla loro convenienza ad investire nell’acquisto di titoli di stato. Il Governo dovrebbe intervenire per ribaltare questa situazione, e le Imprese dovrebbero cercare di aumentare la quota di finanziamento fuori dai canali bancari.

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 Sintetizziamo:

– Le Banche stanno aumentando il finanziamento da Famiglie ed Imprese (aumento depositi) e riducono il Finanziamento da BCE (-48 miliardi in un anno). Simultaneamente investono sempre piu’ in acquisto Titoli di Stato, mentre prestano sempre meno soldi al settore Privato (Famiglie ed ancor piu’ imprese)

– Imprese e Famiglie riducono sempre piu’ i consumi, ed aumentano i risparmi (crescita depositi). In simultanea i prestiti concessi loro crollano, e quelli presenti si deteriorano (sofferenze)

– La BCE riduce l’esposizione verso le Banche Italiane

– Lo Stato Italiano vede aumentare l’esposizione verso le Banche

In pratica il ciclo e’ piu’ o meno l’opposto di quanto servirebbe per stimolare l’economia.

 

By GPG Imperatrice

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