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Il presidente del Vietnam viene fatto dimettere per “Comportamenti inappropriati” legati alla corruzione

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Presidente Vo Van Thuong
Presidente Vo Van Thuong

Il governo del Vietnam ha annunciato le dimissioni del suo secondo presidente in due anni, nel quadro di un’azione anticorruzione, suscitando preoccupazioni per la stabilità politica del Paese.

Le presunte “violazioni e difetti del Presidente Vo Van Thuong hanno influenzato negativamente la percezione pubblica, così come la reputazione del partito e dello Stato”, hanno riferito i media statali mercoledì, citando un annuncio del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sulle presunte violazioni. In un paese comunista l’immmagine è più importante che in un paese “Democratico”, perché il primo ha bisogno comunque dell’appoggio della pubblica opinione, il secondo si nasconde maggiormente dietro i meccanismi delle elezioni.

Thuong ha ricoperto il ruolo di Presidente per poco più di un anno, dopo che Nguyen Xuan Phuc, il suo predecessore, è stato cacciato a causa di scandali di corruzione che hanno coinvolto funzionari sotto il suo controllo.

L’impatto della notizia è stato notevole sia nel Paese sia all’estero, anche perché la notizia è arrivata come inattesa e comunque il presidente rappresentava la nazione. Pensate cosa succederebbe se succedesse qualcosa del genere in Italia, anche senza un cambiamento nel governo.

“Mani Pulite” ad Hanoi

La repressione della corruzione, definita “fornace ardente” dal segretario generale e leader del Vietnam Nguyen Phu Trong, ha coinvolto migliaia di funzionari, da presidenti e ministri a burocrati di basso livello.

La posizione del Presidente in Vietnam è in gran parte cerimoniale e si colloca al terzo posto nella gerarchia politica del Paese. La posizione più potente è quella di Segretario Generale del Partito Comunista, carica ricoperta dal 2011 da Trong, che ha 79 anni.  

Il Vietnam non ha un sovrano supremo, come in Cina, ma cerca di farsi guidare da un quadrinvirato, la guida dei  dai quattro “pilastri”: il capo del partito, il Presidente, il Primo Ministro e il Presidente del Parlamento. Capo del Partito e Primo ministro sono le due figure più importanti.

Le voci di un potenziale cambiamento politico sono divampate dopo che una visita di Stato in Vietnam della famiglia reale olandese è stata rinviata “a causa di circostanze interne”, secondo una dichiarazione della casa reale olandese. Quindi questo repulisti ha comunque influitu sui rapporti esterni del Vietnam. La Cina ha subito affermato che non ci saranno impatti sui rapporti bilaterali.  Anche il Presidente della Banca Mondiale ha rinviato una visita prevista per questa settimana.

Un tale avvicendamento tra i dirigenti di alto livello è molto insolito in Vietnam e gli analisti hanno detto che potrebbe essere motivo di preoccupazione per le aziende che vogliono investire nel Paese.

“Qualunque siano le ragioni, le dimissioni di due presidenti in meno di due anni non sono un buon segno per un Paese che spesso vanta stabilità politica”, ha detto Nguyen Khac Giang, visiting fellow presso il programma di studi sul Vietnam dell’ISEAS-Yusof Ishak Institute.

Il Vietnam è anche una destinazione d’investimento importante per le aziende che cercano di ridurre la loro esposizione alla Cina, a causa delle tensioni di Pechino con gli Stati Uniti.

“Sebbene il settore degli IDE [investimenti diretti esteri] sia stato in qualche modo isolato dalla campagna anti-corruzione, l’incertezza potrebbe spingere gli investitori ad adottare un approccio attendista in un panorama politico vietnamita sempre più imprevedibile”, ha detto Giang.

La caduta di Thuong solleva anche domande significative sulla futura leadership del Vietnam, con il prossimo Congresso Nazionale previsto per il 2026.

“Era considerato un forte concorrente per la posizione di leader, data la sua giovane età e la vicinanza al Segretario Generale Trong, quindi la sua partenza probabilmente elimina un concorrente formidabile per altri candidati”, ha detto Giang. “Tuttavia, questo non riduce affatto l’intensità delle lotte politiche verso il 2026”.

A 54 anni, Thuong era il Presidente più giovane nella storia del Vietnam. La sua caduta innesta delle dinamiche interne che non sono ben chiare e che devono essere incrociate anche con le altre dimissioni legate a questa tornata di pulizia interna.


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