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SCOPERTA IN CINA UNA ENORME “BANCA IN NERO” CHE MOVIMENTAVA 64 MILIARDI DI DOLLARI

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yuan MOD

In Cina , dopo l’introduzione dei controlli sulla corruzione, il calo del rendimento degli investimenti ed una borsa, diciamo così, ballerina, si sta realizzando un nuovo livello di finanza undergroud, un livello prima assolutamente impensabile.

Le autorità cinesi hanno chiuso un’istituzione creditizia illegale nella regione dello Zejinag, arrestando 370 persone, sotto l’accusa di aver movimentato 64 miliardi di dollari all’estero violando le strette normative sul movimento di capitali all’estero imposte dallo stato. L’autore di questo maxi traffico si chiama Zao Mouyi. Zao avrebbe spostato le somme in questione, per conto dei suoi clienti, all’estero e quindi le avrebbe cambiate in altre valute utilizzando la HSBC di  Hong Kong,evkitanto tutti i controlli sull’esportazione di capitali, che da un lato viene ad impoverire gli investimenti interni, dall’altro avrebbe permesso a capitali derivanti dalla corruzione di essere messi in salvo all’estero.

La fuga di capitali dalla Cina si presenta come uno dei principali problemi per la sua economia. L’uscita di capitali riduce , come è giù successo ampiamente, le riserve di capitali della banca centrale. Vediamo la domanda di denaro cinese al mercaco mondiale FX come sia caduta nell’ultimo periodo, segno del progressivo suo indebolirsi.

domanda di Yuan RMB al mercato dei cambi

Si prevede che l’uscita di capitali, attualmente a poco meno del 10% del PIL (dati di Forbes) per una valore di circa 1000 miliardi di dollari, possa anche giungere al 17% del PIL, se gli utili delle aziende rimarranno bassi e con crescite al rallentatore.

 


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