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Riccioli d’oro e mani leste: l’incredibile piano del frontaliere che nascondeva l’oro nei dreadlocks per rubarne 150.000 euro

Il genaile e incredibile piano di un operaio italiano: per un anno ruba 150.000€ di oro da una fonderia svizzera nascondendolo nei dreadlocks per eludere i metal detector dell’azienda, ma non ha previsto l’imprevedibile

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Un piano degno di un film, se non fosse che il nascondiglio era decisamente più originale di una cassaforte. Per un intero anno, un operaio italiano di 38 anni ha trasformato la sua folta capigliatura rasta in un vero e proprio caveau ambulante, sottraendo quasi due chilogrammi d’oro dalla fonderia svizzera in cui lavorava. Un caso che ridefinisce l’espressione “riccioli d’oro” e che è stato riprotato dalla Radio Televisione Svizzera.

Il metodo era tanto semplice quanto geniale: alla fine di ogni turno, l’uomo nascondeva lamine e pezzi d’oro grezzo tra i suoi lunghi dreadlocks.  In questo modo, passava indenne attraverso i controlli all’uscita, dove il metal detector, diligentemente passato sul corpo, non arrivava mai a ispezionare la testa. Una falla nel sistema di sicurezza che gli ha fruttato un tesoro da circa 150.000 euro, rivenduto pezzo dopo pezzo a vari compro oro.

Ma come in ogni storia che si rispetti, anche il piano più astuto ha le sue crepe. A tradire il “frontaliere dalla capigliatura d’oro” non è stata una soffiata o un’indagine mirata, ma il più classico dei controlli di routine. Gli agenti del commissariato di Rho-Pero, durante un’ispezione in un compro-oro, si sono imbattuti in quest’uomo, residente in un’altra provincia lombarda e visibilmente fuori posto.

Messo alle strette, non ha saputo giustificare la sua presenza e, poco dopo, ha tirato fuori il “carico” del giorno: una lamina d’oro grezzo da 250 grammi, puro a 24 carati, del valore di circa 23.000 euro. A quel punto, il castello di carte (o meglio, di capelli) è crollato.

L’uomo ha confessato tutto, svelando il trucco della sua acconciatura da migliaia di euro e ammettendo di aver lavorato nella fonderia nel Mendrisiotto fino allo scorso gennaio. Una successiva perquisizione nella sua abitazione ha permesso di ritrovare altri frammenti del prezioso metallo, ultimo residuo di un furto tanto incredibile quanto audace. Un vero e proprio caso di “Goldylocks” in chiave moderna. Purtroppo i calvi non possono applicare questo trucco….


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