Economia
Il robot si auto-ricarica: meno bisogno dell’uomo grazie a UBTech e alla spinta cinese
Scopri come il robot umanoide Walker S2 di UBTech si ricarica autonomamente, segnando un passo cruciale verso l’indipendenza dall’uomo. Un’innovazione che riflette la crescente leadership della Cina nel settore della robotica.

Il robot ha ancora bisogno dell’uomo? Sempre di meno. UBTech Robotics, con sede a Shenzhen, ha annunciato lo sviluppo del suo robot umanoide in grado di sostituire autonomamente le proprie batterie.
Un video dimostrativo pubblicato il 17 luglio 2025 mostra il robot che rimuove una batteria scarica, la posiziona in una stazione di ricarica e la sostituisce con una nuova prima di riprendere le sue attività.
Il sistema a doppia batteria consente al Walker S2 di funzionare in modo continuo con un intervento umano minimo.
Ecco il video :
Secondo quanto riportato, il robot monitora i propri livelli di alimentazione e può passare da una batteria all’altra in base alle necessità. Il processo di sostituzione della batteria richiede circa tre minuti.
UBTech, che nel 2023 è diventata la prima azienda produttrice di robot umanoidi a quotarsi alla borsa di Hong Kong, sta testando i suoi robot Walker in fabbriche gestite da produttori cinesi di veicoli elettrici, tra cui BYD, Nio e Zeekr.
Tuttavia, l’azienda non ha annunciato un obiettivo per la produzione su larga scala del Walker S2.
Shenzhen, città natale di UBTech, ospita oltre 1.600 aziende di robotica e sta promuovendo l’adozione della robotica in vari settori.
Il robot per la sostituzione delle batterie di UBTech rappresenta il risultato di una strategia nazionale deliberata della Cina nel campo della robotica, non un risultato isolato.
La Cina ha aumentato notevolmente la sua densità di robot, passando da una media globale inferiore alla media mondiale a 470 robot per 10.000 dipendenti nel settore manifatturiero nel 2023, superando sia la Germania che il Giappone e posizionandosi al terzo posto a livello mondiale.
Questa rapida crescita deriva dal costante sostegno del governo attraverso iniziative come “Made in China 2025”, che ha stabilito la robotica come priorità strategica e ha fornito un sostanziale sostegno finanziario ai produttori.
I risultati sono quantificabili: i produttori di robot cinesi detengono ora oltre il 30% del mercato nazionale della robotica, quasi raddoppiando la quota del 17% del 2015.
L’approccio della Cina combina la pianificazione centralizzata con la concorrenza di mercato, creando oltre 3.400 startup nel settore della robotica dal 2017 e promuovendo l’innovazione attraverso la ricerca accademica, che rappresenta il 35% dei brevetti mondiali nel settore della robotica.
L’autonomia energetica affronta una barriera fondamentale nella robotica pratica
La capacità di sostituzione della batteria del Walker S2 affronta una delle sfide più persistenti nella robotica: l’alimentazione continua senza intervento umano.
I limiti delle batterie hanno tradizionalmente costretto a difficili compromessi tra funzionalità dei robot, tempo di funzionamento e dimensioni fisiche, creando un ostacolo significativo alla loro diffusione in contesti industriali reali.
Consentendo la sostituzione autonoma della batteria in soli tre minuti, l’innovazione di UBTech permette un funzionamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, trasformando potenzialmente l’economia dei robot umanoidi negli ambienti di produzione.
L’importanza di questa tecnologia va oltre la semplice comodità. Il funzionamento continuo senza intervento umano è essenziale per garantire l’efficacia in termini di costi dei robot in contesti produttivi in cui le linee di produzione operano 24 ore su 24.
L’ecosistema di Shenzhen, con oltre 1.600 aziende di robotica, crea le condizioni ideali per tali innovazioni, poiché i fornitori specializzati possono concentrarsi sulla risoluzione di sfide specifiche come la gestione dell’energia, integrandosi al contempo con piattaforme robotiche più ampie.
Ora la sfida è nella produzione in grande serie
Nonostante i progressi tecnici, la redditività economica dei robot umanoidi dipende ancora dal raggiungimento della produzione di massa per ridurre i costi.
L’ecosistema manifatturiero cinese offre alle sue aziende di robotica un vantaggio distintivo, con sei aziende cinesi di robot umanoidi che puntano a produrre oltre 1.000 unità quest’anno, volumi paragonabili agli obiettivi di produzione di Optimus, leader di mercato negli Stati Uniti.
I modelli storici nel campo della robotica dimostrano che l’economia unitaria migliora notevolmente con la scala, come si è visto nel caso dei robot industriali, le cui installazioni sono passate da un uso specializzato a oltre 4 milioni di unità a livello globale entro il 2023.
Si prevede che il mercato globale dei robot industriali raggiungerà le 600.000 installazioni annuali entro il 2024, indicando una crescente adozione in tutti i settori industriali grazie al miglioramento delle capacità e alla diminuzione dei costi.
Il collaudo dei robot Walker nelle linee di produzione di importanti produttori di veicoli elettrici come BYD, Nio e Zeekr fornisce a UBTech dati di validazione reali che possono accelerare i cicli di miglioramento e dimostrare le applicazioni commerciali.
Questo modello di espansione della produzione prima della completa maturità tecnologica è stato un tratto distintivo dell’approccio cinese allo sviluppo tecnologico, già osservato in settori come i pannelli solari e i veicoli elettrici, dove la scala di produzione ha contribuito a guidare una rapida innovazione. Questo comporta dei rischi imprenditoriali, ma viene premiato dal fatto di trovarsi, successivamente, in una situazione di dominanza del mercato. I danni li pagano i primi azionisti e chi ha comprato i primi modelli, ancora a livello prototipale, ma comunque non si lamentano.
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