Rinaldi: con le regole proposte per il patto di stabilità avremo una Troika al cubo

Le regole di bilancio proposte dalla Commissione? Peggio della situazione precedente. Vi invitiamo a leggere l’intervista ad Antonio Maria Rinaldi  comparso ieri sul La Verità ieri primo maggio. Il discorso è semplice, e vi abbiamo accennato già su Scenari Economici, Le nuove norme proposte non sono altro che vincoli personalizzati e disegnati per ogni paese, per cui, paradossalmente, risultano ancora più stringenti e oppressivi: non c’è più una catena generica e generale, ma una manetta precisamente adattata alle mani economiche di ogni stato, in modo da impedirne si l’indebitamento, ma anche ogni crescita o politica espansiva.

Non solo: come nota Rinaldi ogni paese che non rispetta le indicazioni della Commissione andrà, quasi automaticamente, in procedura di infrazione e il rispetto di queste norme costerebbe all’Italia fra i 7 e i 15 miliardi. Un aumento del bilancio primario che si tradurrebbe in una contrazione della spesa sociale o degli investimenti. Poi c’è l’ovvio pericolo che le “Regole personalizzate” vengano utilizzate con finalità politiche per punire i paesi con governi non coerenti con quelli della Commissione: ad esempio se c’è una commissione di sinistra, come l’attuale, quali regole di bilancio verranno applicate?

Qual’è l’obiettivo di queste norme, secondo Rinaldi? Quello di farci sopravvivere ad un regime minimo, ma facendoci svalutare i valori delle aziende e delle ricchezze nazionali, in modo tale da permettere alla Germania di papparsi tutto a poco prezzo. Praticamente con queste norme si organizza una specie di grande svendita per bancarotta, ma una bancarotta organizzata ad hoc dalle leggi volute dalla Commissione.

La riforma dovrebbe essere scritta, invece, in modo diverso, come modifica profonda delle norme di Maastricht e di Lisbona, inserendo altri parametri, come il debito privato, e soprattutto con una visione che punti a una vera crescita economica, non solo alla lotta all’inflazione. Invece queste norme sembrano una sorta di punizione all’Italia per non aver adottato il MES, una qualcosa ormai già superato dai tempo di Draghi governatore della BCE.

MI raccomando, trovate e leggete questo articolo, veramente unico.