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Regno Unito: solo 148 carri armati Challenger 3 in programma. Sarà in grado di difendersi?

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The Challenger 3 Main Battle tank.

A dicembre è stato finalmente firmato l’ordine per l’aggiornamento del carro armato britannico Challenger 2 a un nuovo standard, il Challenger 3. Un passaggio dovuto per un paese che vorrebbe essere un elemento essenziale nella NATO, non solo un partner secondario degli USA, e che si sta prendendo delle responsabilità importanti nell’Europa continentale e perfino in Estremo Oriente. Basti pensare ai Challenger 2 inviati in Ucraina e degli impegni presi da Londra nei confronti dei paesi dell’area baltica.

Considerando che ormai il Challenger 2 ha oltre 20 anni, risalendo alla fine degli anni novanta, si tratta di un aggiornamento necessario che descriveremo più in basso, ma c’è un problema e non piccolo: quest’operazione interesserà solo 148 carri armati. La forza di MBT, carri armati da battaglia, del Regno Unito si ridurrà a questo numero.

Se valutiamo quello che sta accadendo in Ucraina i dati parlano di oltre 2000 carri armati da battaglia persi dalla sola Russia, e il numero di quelli persi dall’Ucraina, di diverse centinaia. In una guerra di attrito seria 148 carri armati da battaglia sono un numero minimo, forse sufficiente per una prima ondata, ma rischiano di essere  ridicolmente inadeguati in un conflitto che non duri 48 ore o non sia un blitz localizzato.

I casi sono due: o il Ministero della Difesa britannico ritiene che, effettivamente, il concetto di MBT, di carro armato da battaglia, sia superato nel quadro della guerra moderna, oppure, semplicemente, i vincoli di bilancio hanno un valore superiore rispetto all’efficacia delle forze armate.

The Challenger 3 Main Battle tank. The latest edition to the Armoured family of the British Army. Displayed during PROJECT HERMOD 2
The tank remains the most effective way of destroying enemy armour. It is at the heart of high intensity warfighting and therefore a vital part of an integrated defence system.
The British Army is announcing a huge upgrade programme which will result in the creation of the Challenger 3 Main Battle Tank.
Challenger 3 will be the most lethal tank in NATO. The rifled barrel of Challenger 2 will be replaced by a 120mm smoothbore gun, making use of the most advanced ammunition available globally.
PROJECT HERMOD 2 is an event run for members of the intelligence and security committee and the House of Commons defence committee. It will showcase the Army Special Operations (rangers), UK stratcom, innovation, and digitisation.

Il primo caso è tutt’altro che improbabile: proprio l’Ucraina ha dimostrato come i costosi MBT diventino dei bersagli preferenziali per armi a basso costo, dai missili anticarro ai droni, per cui il gioco potrebbe non valere la candela. Allora tutto il programma Challenger 3 dovrebbe essere ripensato perché sarebbe, fondamentalmente, un pessimo investimento, come costruire una corazzata nell’epoca delle portaerei.

Se invece è vero il secondo caso, allora saremmo di fronte a un caso di cinismo che avrebbe ben pochi precedenti nella politica.

Comunque queste sono le caratteristiche del Challenger 3:

Le caratteristiche principali sono:

  • nuova corazzatura composita attiva Chobam di seconda generazione;
  • nuovo impianto di propulsione, con velocità sino a 96 km/h;
  • nuove sospensioni;
  • sistema di protezione attiva Trophy contro i missili anticarro;
  • Aggiornamenti al cannone l55A1 da 120 mm

 


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